Cambiamenti chiede notizie sull’avanzamento delle proposte votate in Consiglio e sulla partecipazione ai bandi per il reperimento di fondi.

CambiamentiCASTELLAMMARE DEL GOLFO – Si discuterà domani in Consiglio comunale un’interpellanza ripresentata da Cambiamenti attraverso la quale i consiglieri del movimento chiedono lo stato dell’arte di alcune proposte portate in consiglio da Cambiamenti.
“Si svolgerà giovedì 2 Febbraio il prossimo consiglio comunale – si legge in una nota -, durante il quale finalmente (forse) Cambiamenti riceverà risposta all’interpellanza, già portata in consiglio lo scorso dicembre, e nuovamente ripresentata non avendo avuto risposta dal primo cittadino.”
“Con essa torniamo a chiedere quale sia lo stato dell’arte di una serie di atti di indirizzo e mozioni proposte dal nostro gruppo e approvate all’unanimità dal consiglio comunale in questi anni. Si tratta di servizi, opere e progetti per il nostro territorio, ai quali l’amministrazione ha il dovere di dare seguito, come conseguenza del voto consiliare, (tra questi l’assegno civico e l’istituzione di un l’isola ecologica).”
“Sapere che fine hanno fatto è interesse di tutta la cittadinanza, per far luce su come questa amministrazione stia portando avanti il suo mandato, dando seguito o meno a quanto il Consiglio Comunale (espressione e rappresentanza della cittadinanza intera) s’impegna a deliberare, nell’interesse di Castellammare.”
“In questi anni, infatti, per chi ha seguito l’operato di questa amministrazione, è facile costatare che non solo le promesse sono state disattese ma nulla di importante è stato fin ora progettato in vista di una realizzazione futura, poche o nulle le speranze che qualcosa questa amministrazione possa lasciare.”
“A tal proposito – si conclude -, al consiglio di giovedì 2 febbraio, oltre all’interpellanza su citata, ne presenteremo un’altra, che interpella l’amministrazione rispetto a quanto fatto rispetto a diversi bandi cui i comuni possono partecipare per usufruire di fondi messi loro a disposizione per la realizzazione di opere e servizi pubblici, risparmiando denaro e creando sviluppo, diversamente da come fatto per la sistemazione delle strade. Ecco, a tal proposito, una cosa ci lascerà questa amministrazione: un mutuo di 600 mila euro.”
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