I retroscena politici del sequestro di beni all’imprenditore Adamo: le dichiarazioni di Lorenzo Cimarosa, cugino del boss Messina Denaro. I rapporti col senatore Marinello
“Enrì digli che io conosco il presidente della commissione Ambiente, Marinello, perciò se gli serve lo possiamo andare a chiamare e disturbarlo quando vogliamo”. E’ questo lo spezzone di una intercettazione telefonica tra gli imprenditori Adamo, Giovanni ed Enrico, padre e figlio, raggiunti in queste ore da un maxi sequestro di beni per un valore di 5 milioni di euro. Una carriera imprenditoriale fatta nemmeno tanto all’ombra ma pare con pieno coinvolgimento della mafia, quella capeggiata da Matteo Messina Denaro. Da qui anche il sequestro di beni. L’intercettazione risale al 2013, svela che un imprenditore che sarebbe in buoni rapporti con Messina Denaro ha allo stesso buoni rapporti con importanti politici, come il senatore Marinello, presidente della commissione Ambiente del Senato. L’intercettazioni rientra in un periodo di giorni agitati per l’amministrazione del sindaco di Castelvetrano Felice Errante. Enrico Adamo, dopo essere stato assessore col sindaco Gianni Pompeo, nel 2012 peraltro è stato eletto consigliere comunale nelle liste dell’allora Fli, Futuro e Libertà, partito di centrodestra cui faceva riferimento Errante, e parlando con il genitore lo informava che stava raggiungendo il sindaco Errante. A quel punto Giovanni Adamo gli dice che se ha bisogno lui è in grado di metterlo in contatto con Marinello. Mesi dopo il senatore Marinello, medico originario di Sciacca, parlamentare di Area Popolare (Ncd-Udc), presidente della Commissione Ambiente del Senato, sarà tra i primi politici nazionali ad esprimere sostegno ad Errante finito nel mirino della commissione nazionale antimafia per il caso Giambalvo, quel consigliere comunale (candidatosi con le sue liste) arrestato e poi assolto da accuse di mafia, ma intercettato a parlare fin troppo bene del boss latitante Messina Denaro. Giambalvo assolto dalle accuse tornò a sedere in Consiglio comunale suscitando un vespaio di polemiche risoltesi alla fine con l’autoscioglimento del Consiglio a causa della presentazione delle dimissioni della maggioranza dei consiglieri, mossa per far decadere Giambalvo e cancellare l’ingombrante imbarazzo sorto in aula consiliare. Adamo e la politica è un pezzo importante di questa vicenda giudiziaria ricostruita dagli investigatori della Dia di Trapani. Ci sono intercettazioni che chiamano in causa l’attuale sindaco Errante quanto il predecessore Gianni Pompeo, ma ci sono anche le dichiarazioni dell’imprenditore Lorenzo Cimarosa, il cugino “bancomat” di Messina Denaro, morto di recente a causa di una grave malattia e che ha riempito pagine di verbali per segnare definitivamenbte la rottura dell’alleanza con il capo mafia castelvetranese al quale ha raccontato avrebbe fatto da “bancomat” oper risorse di denaro messe nel tempo puntualmente a disposizione. Cimarosa sentito dai pm ha parlato delle elezioni amministrative del 2012, quelle che videro Errante eletto sindaco. Cimarosa ha ricordato che nel 2012 Errante lo andò a trovare, accompagnato da EnricoAdamo per chiedergli i voti. “Ci dissi io non posso votare, lo sai, però io ho 30 operai, posso parlare con loro e vediamo cosa posso fare. Tu basta che fai le cose giuste per tutti, dicìamo, io problemi non ne ho, posso parlare ai dipendenti. Mi aveva chiamato già Franco Martino che è un Consigliere Comunale di Castelvetrano e Peppe Orlando (soggetto idnagato per intestazione fittizia di beni assieme a Gaspare Como, cognato di Matteo Messina Denaro ndr), e mi avevano detto che loro stavano raccogliendo i voti per Felice Errante tramite Nicola Clemente (fratello di Peppe, morto suicida in carcere, vicinissimo a Messina Denaro ndr). Giovanni Adamo è un uomo importante nelle retrovie della politica, fu tra i fondatori di Forza Italia a Castelvetrano e le sue ultime manovre sono state quelle di riportare un po’ di politici sotto le insegne del partito berlusconiano. Questa la chiave di lettura che viene data a proposito di alcuni colloqui con Errante:
Gennaio 2014
ERRANTE: Pronto?
ADAMO: Felì
ERRANTE: Si
ADAMO: Senti perché non ci vediamo il pomeriggio e valutiamo un poco questa
situazione
ERRANTE: io di pomeriggio devo andare a Trapani ci possiamo sentire anche domani
ADAMO: Appena torni da Trapani chiamami… valutiamo queste cose.., anche se c’è I’altro
soggetto che può entrare… così uno può tirare per un’operazione e uno può tirare un’altra operazione … si fanno gli accordi prima,..
ERRANTE: Si però dico prima di pensare a Forza ltalia, al Nuovo Centro Destra dobbiamo vedere qual è lo scenario anche della legge elettorale, ci sono tante cose che vanno valutate”.
Le intercettazioni hanno registrato un forte attivismo di Giovanni Adamo che per conto di un altro politico nazionale, Pippo Fallica (Forza Italia), ha cercato di coinvolgere nella rinascente Forza Italia una serie di poltici, oltre Errante, l’ex sindaco Pompeo, l’ex deputato Livio Marrocco.
Intercettazione telefonica tra i due Adamo. Gennaio 2014
Figlio: Com’è finita con Pippo Fallica?
Padre: ci siamo incontrati con Gianni (Pompeo ndr) e Cafisu (Cafiso presidente consiglio comunale ndr) Gianni vuole entrare in Forza Italia con tutto il gruppo, quello che non ha capito un cazzo secondo me Felice (Errante ndr)…gli ho detto Felì vedi che in Forza Italia c’è un’autostrada aperta per te…gli ho detto ci possono essere spazio per te e Gianni Pompeo uno fa una strada e uno fa un’altra strada… potresti avere l’appoggio nuovamente di Pompeo pure per la nuova legislatura”. Con Errante, Adamo è stato sentito parlare anche di tassa sui rifiuti. Tassa che Adamo ridendo diceva di non avere pagato.
ERRANTE: Io sono a Palermo per ora che c’è I’emergenza rifiuti
ADAMO : Infatti Felì io non sto pagando la tassa dei rifiuti perché ancora vedo che c’è (risata)
ERRANTE: Ah per questonon I’hai pagata no perché sei un potentissimo imbarazza carte, cerca dì pagare la tassa dei rifiuti che il Comune ha bisogno va bene?”. Adamo ancora una volta dalle intercettazioni sembra comunque non volere mollare la presa per portare Errante sotto le insegne di Forza Italia, e in occasione della visita a Castelvetrano dell’europarlamentare Salvatore Iacolino, ospite (maggio 2013) peraltro in un’azienda di proprietà di un compare dei Messina Denaro, l’imprenditore Elio Cavarretta. In quella occasione Giovanni Adamo avrebbe voluto fare incontrare Iacolino con Errante, ma Enrico Adamo informava il padre che il sindaco si trovava a Malta. I due Adamo in questa occasione svelano le loro conoscenze approfondite in tema di scacchi. Conoscenze appplicate in politica: “Perchè non gli facciamo la mossa del barbiere (scacco matto in poche mosse ndr)?”. L’idea era quella di dare all’on. Iacolino il numero di cellulare di Errante, perchè così fosse Iacolino a convincere il riottoso Errante. Errante che però non ha mai aderito, preferendo stare con il ministro Alfano. Ancora Adamo sr svela al figlio, “è fedelissimo ad Angelino, l’altro giorno mi ha raccontato che Alfano lo ha anche portato a visitare il Quirinale“. Le ultime cronache politiche portano invece gli Adamo vicinissimi in vista delle prossime elezioni amministrative alla lista civica Alleanza Etica che fa riferimento a Tonino e Salvatore Vaccarino, padre e figlio. Il primo ex sindaco e famoso Svetonio che si corrispondeva con Messina Denaro su incarico del Sisde, l’altro consigliere comunale uscente.