Porto di Castellammare, ancora nessun cantiere: altri piccoli ritardi

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Ancora ritardi per la ripresa dei lavori del secondo stralcio del porto di Castellammare del Golfo. Dopo la consegna dei lavori, avvenuta lo scorso 18 agosto nei locali del Castello Arabo Normanno di Castellammare, ancora nessun cantiere è stato aperto. Cancelli chiusi dal 2010, ma qualcosa, forse, sembra muoversi.

Una delle due ditte, la più piccola, avrebbe ancora problemi con l’INAIL, cosa che ha causato il ritardo della ripresa dei lavori. Lavori finanziati con circa quindici milioni di euro di fondi europei che saranno effettuati dall’associazione temporanea d’imprese SICS.

La ditta più piccola – spiega il Sindaco Nicolò Coppola raggiunto da Alqamah.it – ha qualche problema con il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva, ndr), un piccolo problema contributivo che di fatto blocca l’inizio dei lavori. La Regione li ha diffidati a risolvere il problema al più presto e ha dato come scadenza dieci giorni. Mi auguro che si risolva tutto entro i termini, in caso contrario per noi sarà un problema”.

Infatti se la ditta non risolverà questo “piccolo” problema entro i dieci giorni stabiliti dalla Regione si andrà incontro alla fine del rapporto, uno scenario per niente positivo per la Città di Castellammare del Golfo. “Ma sono fiducioso; sono sicuro che a breve si risolverà tutto. Per quanto riguarda la questione dei pontili, – conclude il Sindaco Coppola –  che impedivano l’apertura del cantiere, proprio ieri, è stata notificata la rimozione.” Quindi tolto l’ostacolo dei pontili resta solo il problema contributivo della ditta.

Anche il deputato all’Ars On. Girolamo Turano, raggiunto da Alqamah.it, rassicura sull’apertura del cantiere del porto e spiega che “la ditta ha già risolto e pagato il proprio debito”.

 

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Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.