Alcamo – In Consiglio Comunale si è discusso di Regolamento del Bilancio Partecipato, che ha visto un iter con prima protagonista la 2a Commissione, dove è stato votato da tutti i componenti senza intoppi, poi il Regolamento è approdato in Consiglio Comunale, e qua il suo “cammino” non è stato proprio liscio, infatti si è assistito ad un dibattito molto acceso.
Ma andiamo con ordine, il primo a prender la parola il Presidente della 2a Commissione, il Consigliere 5 Stelle, Vito Lombardo, che ha messo in evidenza il voto unanime in Commissione, maggioranza e opposizione, e questo ha permesso di presentare al Consiglio un documento condiviso, ma nel contempo Lombardo ha lanciato una velata critica, cioè ha messo in evidenza che in Commissione, forse perché non ci sono le telecamere, si lavora tutti insieme, “invece in Consiglio Comunale c’è la voglia di attirare l’attenzione, non riesco a comprendere la permalosità di alcuni consiglieri, quando sono in consiglio comunale”.
Andando nei particolari del Regolamento, Lombardo ha prima specificato che l’accantonamento del 10% derivante dagli emolumenti percepiti dai Consiglieri sarà dedicato al Bilancio Partecipato, poi lo stesso Consigliere ha elencato e spiegato i vari punti che caratterizzano il Regolamento, in primis il fatto che i cittadini potranno contribuire alla stesura del Bilancio Partecipato, aspetto che va a sottolineare il principio di Democrazia diretta messo in pratica con il suddetto Bilancio. Tra le altre cose spicca la scelta di dividere Alcamo in 4 zone e a rappresentare ogni zona 13 cittadini, che non abbiano cariche politiche, che non ricoprano incarichi in consigli di amministrazione o enti, consorzi, aziende a partecipazione pubblica, che non ricoprano incarichi dirigenti in partiti, sindacati, organi professionali o infine non siano dipendenti del Comune di Alcamo. Infine Lombardo, sottolineando che si tratta di un Regolamento nuovo, che prima non era previsto, ha invitato tutti i Consiglieri non facenti parte della Commissione a proporre modifiche.
A proporre un emendamento il gruppo ABC/Alcamo Cambierà, nello specifico ad intervenire per esso la Consigliera Camarda, che ha palesato il contenuto dell’emendamento: il 15 % del budget disponibile verrà destinato all’organizzazione di eventi e manifestazioni da svolgere presso il Villaggio Maria Ausiliatrice (ex Villaggio Regionale). In sintesi spiega Camarda è “un intervento di natura sociale di Welfare in favore di una zona che spesso è dimenticata e abbandonata a se stessa”.
Ad essere amareggiata da questo emendamento si dichiara la Consigliera di Maggioranza, Melodia, perché questo, secondo la Consigliera, fa venire meno l’armonia che è stata espressa in Commissione, quindi quanto meno l’emendamento doveva essere condiviso in Commissione.
Dopo Melodia ha preso la parola il Consigliere UDC, Messana, che ha sottolineato che il Regolamento non è fatto grazie all’Amministrazione o a tutti i Consiglieri Comunali, ma è un obbligo di legge, che se non portato a termine porta alla perdita del 2% del Bilancio del Comune di Alcamo. Poi Messana pone dei dubbi sull’emendamento di ABC, perché avendo diviso Alcamo i 4 zone, nel centro urbano c’è anche quella zona in questione e questa non è meglio o peggio di un’altra, saranno i 13 cittadini che rappresenteranno quella zona a decidere cosa fare.
Subito dopo Messana a prender la parola è il Consigliere ABC Ruisi, membro della 2a Commissione, che rivolgendosi a Melodia ha affermato: “ Io non credo che se un mio collega fa una proposta che io ritengo possibile e utile ci debba essere lo sbarramento del “lo devi dire in Commissione” o mai più, quindi finché in questo Consiglio non si approvano le cose si può provare a discutere per trovare formule migliori”. Invece in riferimento alle affermazioni di Messana, Ruisi sottolinea: “non si individua un luogo a privilegio di un altro”, ma nella stessa città ci sono situazioni diverse da zona a zona, “viale Italia e Villaggio sono divise da una strada eppure sembra di stare in due città diverse, questo non significa che non ci siano altre zone che vivono condizioni non buone”, lo spirito del Bilancio Partecipato è far “unire la comunità alla comunità”, quindi agendo in quella zona si dà un segnale di presenza dell’Amministrazione e della città tutta.
A favore dell’emendamento si è espresso Cracchiolo del Partito Democratico perché “se diciamo che tutte le zone di Alcamo sono sullo stesso piano mentiamo sapendo di mentire” e continua Cracchiolo “è una scelta politica importante quella di dimostrar particolare attenzione a zone di Alcamo che non sono allo stesso piano di altre e sono in una situazione più difficile, come la zona ex Villaggio Regionale”.
Poi ad intervenire la Consigliera Allegro che non condividendo l’emendamento afferma: “Noi nell’elaborare questo Regolamento abbiamo cercato di renderlo più democratico, più trasparente e soprattutto per favorire la rappresentanza di tutti i cittadini, quello esposto dal movimento ABC mi trova d’accordo in parte, perché si sa che è una zona disagiata, però ricordo a tutti che sono previsti nell’articolo 6 una serie di incontri pubblici e intensificare incontri i quella zona, così da far capire ai cittadini di quella zona che possono partecipare e possono progettare qualcosa nella loro zona”.
Intervento molto polemico invece quello della Consigliera UDC, Norfo: “ho preso tutta la documentazione e più la leggevo più nascevano dubbi, in più leggendo i verbali mi viene da chiedere al Sindaco Surdi perché ha deciso di non certificare la proposta per l’anno 2015 avanzata dal Commissario Straordinario Arnone perdendo la quota del 2% delle somme trasferite dalla Regione. Poi nel verbale il dirigente Luppino afferma la non necessità del Regolamento. Sempre nello stesso verbale c’è una dichiarazione della Consigliera 5 Stelle Ferrara che contraddice il favore per la Democrazia partecipata espressa dal Movimento 5 Stelle”, queste le affermazioni della Consigliera Ferrara in Commissione riportate dalla Norfo: “dalle proposte dei cittadini difficilmente possono scaturire idee originali”. Infine la Norfo esprime la sua contrarietà sull’esclusione, dal partecipare al Bilancio Partecipato dei dipendenti comunali. Paroli forti quelle della Consigliera Norfo che ha parlato di schizofrenia, poi specificando che non intendeva la malattia, ma la discordanza tra le parole in Commissione e ciò che invece si professa.
Naturalmente alla Norfo risponde la Consigliera di maggioranza, Ferrara: “ Sono scossa dall’atteggiamento della Consigliera Norfo, perché ha strumentalizzato una frase detta all’interno di un contesto di lavoro, che magari è stata percepita male, l’intento non era quello di offendere nessuno, la Norfo ha strumentalizzato per attrarre a se l’attenzione screditando il lavoro della nostra Commissione”
A ritornare sull’argomento emendamento è stato il Consigliere Lombardo, sottolineando che non si coglie lo spirito del Bilancio Partecipato. “L’emendamento presentato da ABC è contro lo spirito del Regolamento”, perché, secondo Lombardo, si prevede l’intervento della politica, invece il Regolamento vuole eliminare quest’intervento così che siano solo i cittadini decidere.
Sulla spirito del Bilancio Partecipato è intervenuto il Consigliere del PD, Cracchiolo: “lo spirito lo conosco bene perché siamo stati noi a proporlo (il Regolamento). Si dà l’accezione negativa alla politica, per me la Politica ha solo un’accezione positiva e se il massimo consesso civico prende atto che una zona è deficitaria rispetto ad altra è auspicabile un intervento di questo Consiglio Comunale in quella zona”. Il Consiglio ha una visione d’insieme specifica Cracchiolo.
Poi è intervenuta il Consigliere ABC Camarda per sottolineare che nell’emendamento si sparla di “una parte dell’intera somma e non vincoliamo la scelta di come spendere quelle somme, sono i cittadini che decideranno. Non c’è disuguaglianza perché la zona che sarebbe destinataria di questo 15% non si trova in uno stato di uguaglianza con altre zone on quanto disagiata”.
A tentare di calmare gli animi, anche se critica nei confronti delle parole della Norfo, la Consigliera 5 Stelle, Barone, che appunto invita tutti alla calma e a “ritornare a parlare del punto, si è rovinato lo slancio iniziale con attacchi inutili e strumentali. Infine la Consigliera di maggioranza esprime anche “a nome del gruppo solidarietà al consigliere Ferrara per la parola con cui è stata descritta e a tutte quelle persone che vivono in quella condizione. Quindi calmiamo gli animi”.
Invece intervento provocatorio, come lei stessa poi ha specificato, quello della Consigliera Cuscinà che ha espresso la volontà di presentare un emendamento che decida di destinare il 20% del Bilancio Partecipato ad Alcamo Marina.
Da segnalare anche l’intervento della Consigliera 5 Stelle, Scibilia, che ha affermato: “il 15 % di una somma che si aggira tra i 35 mila e i 40 mila euro circa non riuscirebbe ad incider all’interno di quell’area tanto degradata, ciò che dovremmo fare è spingere i cittadini a esprimersi favorevolmente per quel quartiere”.