Impegno congiunto per Polizia e Carabinieri che continuano ad operare in costante sinergia per assicurare la tranquillità ai cittadini del Capoluogo trapanese.
L’articolata attività investigativa, coordinata dal Sostituto Procuratore dr. Antonio Sgarrella e svolta in stretta collaborazione tra le due Forze dell’Ordine, ha permesso di individuare l’autore di due rapine commesse il 7 e il 10 febbraio uu.ss. nei confronti di due minori.
Nel mattinata di martedì 28 febbraio 2017, i miliari della Compagnia di Trapani e gli agenti della Squadra Mobile e dell’UPGSP della Questura hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa di misura cautelare, emessa dal Tribunale di Trapani, nei confronti di A.A., 18enne residente nella frazione ericina di Casa Santa, già noto alle Forze dell’Ordine nonostante la giovanissima età.
I due episodi di rapina, commessi in pochi giorni, sono accomunati dallo stesso modus operandi: individuare la vittima minorenne, minacciarla ed impossessarsi del denaro contante o gli altri oggetti di valore in suo possesso.
Il primo caso si è verificato in via Pitagora: la povera vittima è stata avvicinata da due sconosciuti, di cui uno – l’odierno arrestato – armato di pistola. I rapinatori, dopo aver minacciato il malcapitato, si impossessavano del suo telefono cellulare. Il giovane, non appena i due aguzzini si allontanavano, ha immediatamente allertato la Sala Operativa della Questura richiedendo l’intervento degli agenti, che hanno dato immediato inizio alle indagini.
Il secondo episodio si è invece consumato all’interno di un autobus di linea, sempre in zona via Marconi: il rapinatore, accompagnato da altri giovani, ha avvicinato un minore che viaggiava tranquillo sul mezzo pubblico, e ,dopo averlo ripetutamente schiaffeggiato, si è fatto consegnare la somma di € 10,00. La vittima si è poi recata presso la Stazione Carabinieri di Trapani per sporgere denuncia, dando così impulso all’attività investigativa dei militari.
Nel corso delle indagini, gli inquirenti hanno acquisito numerose testimonianze e passato al setaccio i filmati dei sistemi di videosorveglianza di molteplici esercizi commerciali della città.
Su disposizione del locale Tribunale, che ha pienamente condiviso le ipotesi investigative e fatto proprie le fonti di prova raccolte dagli investigatori, il 18enne è stato posto in regime di arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.
Fonte: Comunicato