Polizia e Carabinieri hanno individuato uno dei giovani protagonisti delle risse e delle ruberie nel centro storico di Trapani. Individuati anche altri 4 complici
La tensione si è fatta troppo alta, ed è arrivata dalle forze dell’ordine la risposta alle proteste dei genitori di un gruppo di ragazzi fatti segno di gratuite violenze nei giorni scorsi per le strade del centro storico di Trapani. Questa mattina su disposizione del gip del Tribunale dei minori di Palermo è sttao compiuto un arresto. Le indagini di Polizia e Carabinieri hanno condotto la Procura per i minori a chiedere l’arresto di un ragazzo di 17 anni, trovato stamane nella sua abitazione. Il minorenne è ritenuto responsabile di quattro rapine commesse a Trapani tra i mesi di febbraio e marzo. Il giovane, 17enne trapanese, è già noto alle Forze dell’Ordine nonostante la giovane età. L’articolata attività investigativa, svolta in stretta collaborazione tra le due Forze dell’Ordine, ha inoltre portato all’individuazione di quattro complici, un minorenne e tre maggiorenni, di cui uno già tratto in arresto lo scorso 28 febbraio. I numerosi indizi raccolti dagli inquirenti, sotto la direzione della Procura per i minorenni di Palermo, sono stati pienamente condivisi dal Giudice per le Indagini Preliminari che ha emesso il provvedimento restrittivo nei confronti del minore. Gli episodi criminosi avevano destato un forte allarme sociale in città, soprattutto tra i giovani, bersagli preferiti della banda. Spesso le vittime erano individuate mentre erano alla fermata dell’autobus, anche se in gruppo. In tutti i casi i malviventi si avvicinavano con un pretesto – accendere una sigaretta o chiedere l’ora – e, dopo aver estratto le armi con estrema disinvoltura, minacciavano i malcapitati facendosi consegnare gli oggetti di valore in loro possesso. Oltre al denaro contante i rapinatori erano soliti impossessarsi dei telefoni cellulari delle vittime. In un caso i hanno usato una pistola, negli altri tre hanno invece utilizzato dei coltelli, talvolta ferendo lievemente i malcapitati. Il giovane è stato accompagnato presso il carcere minorile di Palermo.