Non c’è il deputato trapanese tra i candidati per la costituzione della nuova assemblea nazionale dei dem
La notizia è di quelle che sono destinate a far parecchio rumore dentro al Pd trapanese. Riguarda uno degli “acquisti” fatti in corso d’opera durante il periodo targato Renzi e che ha segnato il rilancio del partito dei dem in terra trapanese. Soggetto della vicenda è il deputato trapanese Paolo Ruggirello, personaggio politico parecchio discusso, politicamente parlando, arrivato nel Pd dopo essere stato candidato in diverse formazioni, da Nuova Sicilia e poi l’Mpa rispettivamente aventi come riferimento l’ex vice presidente della Regione Bartolo Pellegrino e l’allora presidente della Regione, Raffaele Lombardo, sino ad arrivare alla lista che alle ultime regionali nel 2012 aveva come riferimento l’attuale presidente della commissione antimafia Nello Musumeci. Nel 2013 fu candidato alle nazionali poi con il Mir di Samorì. Nel febbraio 2015 cominciò poi l’avvicinamento al Pd e in occasione del tour siciliano di Renzi, in vista del voto referendario di dicembre, fu visto seguire da vicino il premier nelle diverse tappe in particolare quella di Palermo e Trapani. Nelle ultime settimane però da più parti è stata messa in forse la sua permanenza nel Pd e soprattutto dopo la sconfitta del prof. Franco Todaro, suo candidato alle primarie a sindaco di Erice. Sebbene smentita più volte ancora oggi si dice che l’on. Ruggirello a Trapani stia tifando per la candidatura del senatore di Forza Italia Tonino D’Alì. Insomma parecchie ombre attorno alla sua militanza politica, tanto che la notizia di queste ore è quella che Ruggirello, intenzionato a candidarsi all’assemblea nazionale del Pd, in quota Renzi, è stato depennato e non farà parte della corsa verso il vertice del Pd nazionale. Adesso si attendono le reazioni a questa decisione, sulla quale per adesso nessuno, da Ruggirello ai vertici trapanesi del Pd, pare voglia dir nulla. Ma è difficile che una simile decisione resti priva di conseguenze.