Marino, due archiviazioni, una richiesta di rinvio a giudizio

Il legale trapanese vede cadere due accuse , resta in piedi un’altra, grave, ipotesi di reato

Con una nota diffusa alla stampa, l’avvocato Nino Marino, ex segretario provinciale del Pci trapanese, ha dato notizia di una richiesta di archiviazione, proposta dalla Procura di Trapani, pm Verzera e Morri, e accolta dal gip Cersosimo, relativamente ad una indagine a proposito di violazioni fiscali e pedofilia. Una indagine parecchio “pesante” sopratutto per l’accusa di pedofilia e rispetto alla quale Marino oggi, dice – citando così assicura alcuni passaggi del provvedimento di archiviazione – “essere stata messa in moto, in modo del tutto superficiale, da chiacchiere da bar'”. “So come vanno le cose: cosi, dopo aver chiesto e pronunciato con cospicue motivazioni l’archiviazione, s’è ipotizzata la marginalissima ed insignificante intenzione per una persona che – essa stessa l’avrebbe detto – avrei visto, a casa di parenti, una sola volta, per pochi minuti, senza che ci fosse una parola, un gesto, un saluto. Insomma, sarebbe la sconosciuta ipotesi del tentativo dell’intenzione”. L’ultimo passaggio della dichiarazione dell’avv. Marino fa chiaro riferimento ad un terzo troncone di indagini che non è andato in archivio. Durante la fase investigativa per competenza la Procura di Trapani ha trasferito alla Procura distrettuale di Palermo. I pm palermitani hanno chiesto infatti il rinvio a giudizio del legale per tentata induzione relativamente al reato di prostituzione minorile. Ma rispetto a questa richiesta di rinvio a giudizio l’avv. Nino Marino si dice sicuro del fatto suo: “Mi farò un concetto più generale quando conoscerò le carte che, rispettosamente, criticherò dinanzi al Preliminare. Anche per quanto riguarda la nullità formale dell’intera indagine”.

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.