ALCAMO. Si è svolta questa mattina la conferenza organizzata dall’Associazione Antiracket e Antiusura Alcamese sul tema “La limitazione del credito facilità l’usura. Analisi e risvolti del problema.
Presenti il Presidente dei Confindustria Trapani Gregory Bongiorno, il Sindaco di Alcamo Domenico Surdi, Vincenzo Lucchese, presidente dell’Associazione Antiracket e Antiusura Alcamese e Sebastiano Vilardi, segretario della stessa associazione. Presenti anche gli studenti dell’I.T.E.T. “G. Caruso” di Alcamo. Grandi assenti i rappresentanti degli istituti bancari di Alcamo e, per un improvviso impegno istituzionale, il Prefetto di Trapani Giuseppe Priolo.
Il Segretario dell’Associazione Sebastiano Vilardi ha introdotto il dibattito relazionando sul fenomeno, con dati nazionali e locali, sottolineando il ruolo chiave delle banche per lo sviluppo del territorio e nel contrasto al fenomeno dell’usura, sempre più subdolo e nascosto. “Prima il direttore di banca aveva più poteri, oggi non è più così. – ha spiegato Sebastiano Vilardi – Bisogna tornare ad investire e supportare imprese e famiglie, concedendo credito per permettere al territorio di crescere ed essere produttivo. Oggi, in questo momento di profonda crisi, gli usurai hanno liquidità e la limitazione del credito favorisce l’usura e strozza famiglie e imprese. L’usuraio – continua – è una figura che opera nell’ombra, spesso arriva come una ‘manna del cielo’ in soccorso di chi ha bisogno di liquidità, chiedendo tassi di interesse altissimi. Quindi le banche devono rispondere alle esigenze del territorio e devono tornare ad investire.”
Un assenza, quella della banche, per niente positiva soprattutto per l’importanza del tema sul territorio alcamese. Tantissime le domande degli studenti che hanno alimentato il dibattito.“Sempre più famiglie sono vittime degli usurai e i dati ci dicono che si sono persi tantissimi posti di lavoro. Trapani – ha aggiunto Sebastiano Vilardi rispondendo alle domande degli studenti – è tra le prime 10 città d’Italia per casi di usura, un dato negativo che incide soprattutto su gli usuranti che hanno tantissimo da perdere.”
“Noi come associazione – ha sottolineato Vincenzo Lucchese – affianchiamo gli imprenditori fin dalla denuncia: l’abbiamo fatto in passato, lo facciamo oggi e lo faremo anche in futuro; ci mettiamo la faccia perché oggi lo Stato ci dà gli strumenti per contrastare questi fenomeni. L’usura rispetto al racket è più difficile da denunciare, ma noi non ci siamo mai tirati indietro.”
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