SALEMI. Questa mattina i carabinieri del R.O.S. hanno messo i sigilli all’impero dell’imprenditore di Salemi Salvatore Angelo: una confisca per un valore complessivo di 7 milioni di euro nei confronti dell’imprenditore finito in carcere nel 2012 e considerato dagli inquirenti vicino al super latitante Matteo Messina Denaro. L’impero di Angelo, per alcuni il nuovo “re del vento”, si era specializzato nel business dell’eolico con impianti costruiti in quattro province dell’Isola: Catania, Palermo, Trapani e Agrigento e altre pronte per essere costruite.
Un impero che comprende quattro aziende nel settore dell’edilizia e della viticoltura, 67 immobili (terreni e ville). Dalle intercettazioni l’imprenditore non nascondeva la sua amicizia con il latitante: “Matteo è un grande amico mio”.
La confisca odierna ci presenta ancora una volta una mafia affaristica, una mafia sempre più attenta al progresso e con un ottimo fiuto per gli affari che contano. Un po’ quella descritta ieri dal Procuratore Generale di Palermo Roberto Scarpinato. Una mafia che inquina il mercato lecito togliendo ricchezza al territorio.
Emerge quindi una mafia sempre più vicina a imprenditori e colletti bianchi ma che sa anche organizzarsi “mano militare” ad ogni evenienza, come evidenziato dalla recente operazione antimafia “Visir”. Il tutto all’ombra del latitante Matteo Messina Denaro colpito sempre di più da confische e arresti.