”Dopo quattro anni l’area demaniale del bacino di carenaggio è stata assegnata alla società romana Marinedì Srl, ma adesso è indispensabile che il progetto di ristrutturazione delle infrastrutture sia rapidamente esecutivo e si proceda all’assunzione degli ex lavoratori del Cnt, disoccupati dal 2011”.
A renderlo noto è il segretario generale della Fiom Cgil di Trapani Filippo Cutrona da anni impegnato in difesa della riapertura del Cantiere navale di Trapani e del diritto al lavoro delle maestranze.
“Dopo una lunga paralisi – dice Cutrona – il Cantiere navale di Trapani sarà di nuovo operativo. Adesso spetterà alla Marinedì riprendere e rilanciare le attività di riparazione e costruzione delle unità navali, da sempre importanti realtà produttive e occupazionali del porto di Trapani”.
Intanto, i lavori per il completamento e la ristrutturazione del bacino, affidata alla Metalmeccanica agrigentina, sono terminati mentre si aspetta da parte della Regione il finanziamento per il rifacimento dell’impianto elettrico che, in questi anni di abbandono della struttura, è stato preda di azioni vandaliche.
“I parlamentari espressione del territorio trapanese, dopo anni di assordante silenzio – dice il segretario della Fiom – devono una volta e per tutte attivarsi affinché l’assessorato alle attività produttive completi l’iter, facendo predisporre il bando per il rifacimento dell’impianto elettrico e inserendo le risorse necessarie nel bilancio della Regione. L’iter burocratico, andato molto a rilento, deve subire un’accelerazione per consentire alla società assegnataria dell’area demaniale di poter usufruire del bacino per riprendere l’attività e avviare le assunzioni”.