ABC e ALCAMO CAMBIERA’ hanno presentato una mozione di indirizzo che invita la giunta Surdi a rivedere la scelta di legare l’assegnazione del “buono libri” a un ISEE particolarmente basso (8.000,00 Euro).
“La mozione – si legge in un comunicato – parte da una serie di considerazioni legate alla normativa nazionale e regionale in materia, normativa che non prevede limiti di reddito, e dalla costatazione che mai nel comune di Alcamo era stata compiuta una simile scelta.
I consiglieri Pitò, Ruisi e Camarda intendono, in questo modo, portare la discussione nella sede più opportuna per le questioni legate al bilancio e, quindi, in consiglio comunale e invitano la giunta, se occorre, a predisporre una variazione di bilancio per reperire le risorse necessarie, ipotizzando ipotesi multiple per individuare i capitoli a cui attingere.
Nella mozione si invita anche la prima commissione ad effettuare uno studio per verificare l’opportunità di consegnare in comodato d’uso gratuito i libri agli studenti, come già avviene in alcuni comuni.
La questione dovrà adesso essere affrontata dal consiglio comunale, che potrà confermare la scelta dell’amministrazione o invitare la giunta a cambiare rotta”.
La Mozione nello specifico:
I consiglieri Giacinto Pitò, Mauro Ruisi e Caterina Camarda
Considerato
– che la Giunta Municipale con propria delibera n° 152 del 26/5/2017 ha fissato in 8.000,00 il limite ISEE per la possibilità di ottenere il cosiddetto “Buono – libri”;
– che l’importo che viene corrisposto, ad oggi è regolato dalla L.R. 57/1985, confermata da una circolare 2002, in € 61,97 per gli alunni frequentanti la prima classe e di € 41,32 per gli alunni frequentanti le seconde e le terze classi della scuola secondaria di 1° grado e che tale importo è anacronistico, considerato che l’aumento Istat del costo della vita dal 1985 all’Aprile 2017 è 286% e quindi gli importi dovrebbero essere molto più alti 177,23 € e 118,17 €;
– che fino ad oggi, nel Comune di Alcamo non era mai stato posto alcun limite di reddito e che nella normativa nazionale e regionale non è contemplato alcun limite di reddito;
– che tale decisione è fortemente lesiva del diritto allo studio garantito costituzionalmente (art. 34);
– che tale decisione non può essere motivata con la considerazione che “l’Ente versa in una situazione economica tale da non consentire la totale assunzione della spesa per l’erogazione del contributo “buono-libri”, anche in considerazione del continuo e inesorabile dimensionamento del Fondo Autonomie Locali” come scritto in delibera;
– che le decisioni più importanti riguardanti il bilancio sono di stretta competenza consiliare e che, conseguentemente, su un tema così importante la giunta deve sentire il consiglio per avere l’indirizzo che deve seguire l’azione amministrativa;
– che vi sono i margini temporali per rimediare a tale decisione;
– che appare di fondamentale importanza che l’argomento venga discusso in consiglio comunale;
– che, da notizie apprese negli uffici, negli anni precedenti tale “buono libri” incideva per circa 70.000,00 Euro (di cui una buona parte finanziata dalla Regione) e che non è assolutamente giustificabile che in un bilancio di milioni di euro il nostro comune non trovi una copertura per un importo di poche decine di migliaia di euro e, che in ogni caso, la decisione su tale evenienza spetta esclusivamente al consiglio comunale;
con la presente mozione, il consiglio comunale
IMPEGNA
Il Sindaco e l’Amministrazione comunale
1) A rivedere al delibera n° 152 del 26/5/2017 nel senso di eliminare il limite di reddito per l’anno 2017 in modo da ristabilire la situazione degli anni precedenti;
2) Che, ove necessario per l’attuazione del punto 1), la giunta predisponga una proposta di delibera di variazione di bilancio per reperire la necessaria copertura finanziaria ipotizzando soluzioni multiple per il reperimento delle risorse necessarie;
Il consiglio comunale, inoltre, impegna la prima commissione ad effettuare una studio che porti, nel tempo, ad assegnare agli studenti della scuola dell’obbligo i libri in comodato dal comune, piuttosto la consegna del “buono – libri”, in questo caso sarà possibile, se del caso, definire limiti di reddito. Tale studio potrà prevedere un programma pluriennale con intervento crescente da parte dell’amministrazione comunale sul modello di altre amministrazioni sensibili al tema.