Fazio, Savona le prime dichiarazioni

Tutti e due i candidati al ballottaggio escludono apparentamenti e parlano ai trapanesi. La magistratura però bussa alla porta di Fazio

“Nessuna voglia di fare alleanze, di rivolgermi alla città ed anche all’elettorato di Fazio”. Lo ha detto Piero Savona, candidato sindaco del Pd a Trapani, che andrà ballottaggio con l’ex sindaco Mimmo Fazio, supportato da Udc e liste civiche di centrodestra, sotto inchiesta per corruzione, reato per il quale è stato ai domiciliari dal 19 maggio al 3 giugno. Savona lo aveva già dichiarato alla vigilia del voto dell’11 giugno e lo ha ribadito a risultato acquisito: nessun “tipo di accordo con gli indagati” ma oggi in conferenza stampa non ha escluso di volere aprire un dialogo con il Movimento 5 Stelle: “Potremmo anche valutare di farci carico di alcune proposte dei grillini; del resto anche il M5S ha interessi a portare avanti iniziative nell’interesse della città”. Alla ulteriore domanda sui rapporti con D’Alì, Savona ha ancora più marcato la distanza: “Escludo ogni alleanza con D’Alì al ballottaggio, anche perché i risultati di anni di governo a Trapani sono sotto gli occhi di tutti”. Netto il giudizio sul consenso raccolto dal suo adesso diretto avversario Fazio: “La gente non ha capito probabilmente la gravità delle accuse a suo carico. Quando si trattano i problemi della città bisogna essere liberi da condizionamenti”. Con la solita certezza impossibile da mettere in discussione si è presentato invece Mimmo Fazio ai giornalisti: ““Non me l’aspettavo” e non è mancata la solita commozione citando “la manifestazione di affetto dei trapanesi”. Fazio è certo di una cosa: “se non fossi stato raggiunto dal provvedimento cautelare avrei vinto al primo turno, io non sono un corrotto”. Poi ha ripreso grinta: “Abbiamo già vinto. Uscire fuori con questo risultato nonostante quello che è successo (l’arresto e l’indagine per corruzione ndr) è una vittoria strepitosa. Diecimila voti sono tanti, i trapanesi così hanno voluto mostrarmi affetto e hanno voluto premiare il nostro programma”. Sul suo avversario: “Non mi aspettavo il ballottaggio con Savona, ma dopo quello che è successo ogni scenario era possibile”. Netto quanto pesante il giudizio sul suo ex leader Tonino D’Alì e che è stato avversario al primo turno per la corsa a sindaco: “Non è stato sconfitto da me , ma dai trapanesi che gli hanno negato il consenso”. Fazio però a poche ore dalla conferma del ballottaggio, ha ricevuto la notizia del ricorso contro la sua remissione in libertà presentato dalla Procura di Trapani al Tribunale del riesame di Palermo. Per i pm trapanesi Fazio deve tornare ai domiciliari essendo persistente il pericolo di inquinamento delle prove e reiterazione del reato. E’ indagato per corruzione traffico di influenze, al centro della tangentopoli “marittima” che coinvolge l’armatore Ettore Morace e pezzi eccellenti dei Governi di Roma e Palermo, l’ex sottosegretario Vicari, il Governatore Crocetta, ma anche pezzi del mondo giudiziario amministrativo. Il Tribunale del riesame si dovrà pronunciare entro i prossimi 10 giorni. Campagna elettorale che quindi continua ad essere segnata da pesanti risvolti giudiziari. Intanto il report elettorale ha consegnato questi risultati: