“La dottoressa con la cocaina”

Risvolti dell’indagine antidroga della Polizia, indagata la figlia dell’ex senatore Lauria

C’è anche la dottoressa Alida Maria Lauria, 44 anni, medico dell’Asp di Trapani, figlia dell’ex senatore Baldassare Lauria, tra gli indagati dell’indagine antidroga sviluppata dalla Polizia di Alcamo, inchiesta costola dell’indagine antimafia “Freezer”. Alla donna è stato notificato l’avviso di conclusione indagini relativa all’inchiesta antidroga che ha visto finire in manette il commerciante alcamese Domenico Presti, di 37 anni. Avviso di conclusione indagini a Giuseppe Di Giovanni, convivente della Lauria, e che fu tra gli arrestati dell’operazione “Freezer”. Anche contro Di Giovanni l’accusa è quella di traffico di droga. L’indagine “Freezer” fu portata a termine dalla Dia, dalla Squadra Mobile di Trapani e dal Commissariato di Alcamo, lo scorso 21 febbraio, coordinata dalla Procura antimafia di Palermo. Fu scoperto come la mafia alcamese si era riorganizzata al comando di un altro medico, Ignazio Melodia, e la cella frigorifera di un negozio di ortofrutta era il luogo dove i mafiosi tenevano i loro incontri, per evitare di essere intercettati. Ma c’era una telecamera pronta a riprendere ogni cosa.

Già allora era emerso il nome della Lauria, che è stata candidata al Consiglio comunale di Alcamo nelle ultime amministrative. Dalle indagini della Dia emerse che Giuseppe Di Giovanni, in occasione delle elezioni amministrative del giugno 2016, ha procacciato voti , talvolta accompagnato dal capo mafia Melodia, pare anche con con minacce a mano armata a favore della compagna, candidata per la lista civica “Insieme si può”, connessa al candidato sindaco, l’avvocato Baldassarre Lauria. La donna, figlia di un altro medico, Baldassare Lauria, senatore di Forza Italia nel 1996, non fu eletta, ma ottenne 140 voti. Nel corso delle indagini relative al provvedimento giudiziario adesso notificatole, la Lauria fu fermata e trovata in possesso di una modica quantità di cocaina, fornendo agli agenti una versione dei fatti falsa al preciso scopo di proteggere il suo fornitore che veniva individuato nell’odierno arrestato Domenico Presti . Sarebbe lui il fornitore di cocaina del medico, quasi un fornitore di fiducia, in quanto la Polizia ha accertato che in numerose occasioni la Lauria avrebbe acquistato cocaina proprio da lui. Attività di cessione di cocaina che Presti avrebbe continuato a fare anche quando si trovava ristretto ai domiciliari, per questa ragione adesso per lui la Procura di Trapani ha fatto aprire le porte del carcere.

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteLa tartaruga Hydra dopo le cure torna in mare
Articolo successivoAuto rischia di finire in mare a Castellammare, salvata dalla barca. FOTO
Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.