Si alla vaccinazione, il messaggio dell’evento organizzato dal Lions Club che si è tenuto sabato sera al Centro Congresso Marconi di Alcamo.
Tutti gli interventi sono stati improntati alla difesa della vaccinazione, portando a supporto di ciò dati e fatti storici, per esempio aver debellato la poliomelite, in più si è messo in risalto la percentuale della “soglia di sicurezza” della copertura vaccinale, che è il 95%.
Ma andiamo agli interventi, che hanno dato delucidazioni anche sul perché oggi la vaccinazione viene messa in discussione. Per primo è intervenuto il Dott. Mariano Lucchese, presidente del Lions Club di Alcamo, che ha affermato: “Le vaccinazioni sono vittime del loro successo, per aver controllato o eliminato malattie infettive che avevano fatto molte vittime, in quanto si è perso nella popolazione e nella classe medica il ricordo delle malattie stesse, passando dal timore della malattia al timore della cura, bisognerebbe comprendere che le vaccinazione sono fra gli interventi di prevenzione con il miglior rapporto costo/benefici, ed efficacia e benefico sono tanto maggiori quanto più si raggiungono e mantengono coperture vaccinali adeguate, necessarie non solo per proteggere i soggetti vaccinati, ma anche coloro che non rispondono in maniera adeguata alle vaccinazioni o non possono ricevere vaccini”
Sull’aspetto dell’informazione sono intervenuti tati tra cui il Dott. Enzo Leone, primo vice governatore del distretto 108 Sicilia: “Bisogna fare buona informazione, così che la gente venga educata alla prevenzione”.
Invece sulle motivazioni che hanno spinto a realizzare il Convegno e sulla questione dell’autorevolezza è intervenuto il Pediatra dell’ASP di Trapani, Giovanni Melodia, che così si è espresso: “questo convegno nasce dalla necessità di contrastare le bufale on line e sopratutto dal fatto che si è riscontrato negli ultimi anni una minore adesione alle campagne vaccinali, in particolar modo in quelle regioni considerate da sempre all’avanguardia” e sempre Melodia sottolinea la parola autorevolezza, “se io salgo su una aereo non mi sono mai chiesto se il motore sia adeguato, invece se il mio pediatra mi parla di vaccini, mi pongo delle domande: Ha effetti collaterali? E’ sicuro o non è sicuro? Lo dobbiamo fare o non lo dobbiamo fare? E dico: un attimo che mi documento e le faccio sapere. E’ diventato un caos e in quelle regioni di cui parlavamo, dove il grado di istruzione è superiore, c’è stato un calo delle vaccinazioni, che dovrebbero raggiungere il 95%”.
Poi la parola al relatore della serata, il Prof Cascio, Direttore UOC Malattie Infettive Policlinico “Paolo Giaccone” Palermo, che si è soffermato su tanti aspetti tecnici e anche sulle bufale, che ha esaminato e “smontate”, come per esempio quella che i vaccini contengono additivi chimici mortali, il dottore ha spiegato che “gli unici additivi presenti nei vaccini vengono usati, come per esempio l’alluminio, per far reagire meglio il nostro sistema immunitario, e gli antibiotici per evitare che il vaccino possa inquinarsi, ma comunque sono quantitativi minimi. Poi ha anche sottolineato che storicamente l’introduzione dei vaccini ha combattuto e vinto determinati virus. I casi di vaccinazioni che possono non funzionare, oltre ad essere rarissimi, possono derivare da assunzione di farmaci per determinate malattie, che rendono la persona “immuno compromesso”. La vaccinazione è importante perché non permette il contagio, non sono “fatti miei” perché magari il bambino non vaccinato infetta gli altri bambini”.
Infine la parola è passata alla platea, che ha rivolto delle domande al dottore Ciacio, domande di curiosità, ma anche di critica, infatti alcuni dal pubblico hanno espresso dei dubbi sull’efficacia dei vaccini: “io non sono vaccinato e sono qui” e sulla possibilità che i vaccini siano pericolosi. Il relatore ha spiegato che in caso di effetto non benevolo, il danno è irrisorio, poi ci sono casi negativi, ma si parla di percentuali bassissime. Infine sempre Ciacio, sollecitato da una persona dl pubblico, ha affrontato il caso di Epatite B per un bambino piccolo, la domanda è stata: come gli viene trasmessa? Il dottore ha risposto che essa deriva da rapporti sessuali, e giustamente l’interlocutrice ha attenzionato il fatto che i bambini non hanno rapporti sessuali. Il dottore Ciacio le ha risposto che però la madre ha rapporti e quindi può trasmetterla al figlio.