CASTELLAMMARE DEL GOLFO. “Siamo davvero senza parole, non avrei mai pensato a una cosa del genere. – racconta un signore che conosce bene la struttura – Era uno dei centri più organizzati e seri della città. In passato l’ho consigliato a diverse persone, siamo davvero tutti sorpresi”. C’è ancora molta incredulità a Castellammare del Golfo dopo gli arresti di ieri per le violenze nella casa di cura “Rosanna” di via Segesta. Ieri pomeriggio diversi parenti si sono radunati all’ingresso del condominio “Quadrifoglio” per partecipare alle dirette di Canale 5 e di Rai 1. I parenti hanno raccontato i sospetti maturati nei confronti dei gestori e le varie lamentele dei loro anziani parenti in cura. “Li conosco bene i gestori della struttura, – racconta ad Alqamah.it un inquilino del condominio – non mi hanno mai fatto simpatia. Ieri mattina li ho visti uscire di casa ammanettati e allora ho capito. Quelle immagini sono davvero tremende, e chissà quante altre violenze ci sono state in passato. Addirittura nella struttura lavorava una pregiudicata per omicidio, assurdo”.
Ieri mattina i carabinieri della Compagnia di Alcamo guidati dal Comandante Giulio Pisani e il Luogotenente Luigi Gargaro della stazione di Castellammare, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Trapani, hanno tratto in arresto i 4 indagati per le violenze contro gli anziani. Si tratta di Matteo Cerni, 66 anni, gestore della casa per anziani, la compagna Rosanna Galatioto, 48 anni, e le due operatrici Anna Maria Bosco, 46 anni e Marianna Rizzo 31 anni, di Alcamo. Quest’ultima, la Rizzo, è pregiudicata in quanto l’11 giugno del 2010 era stata arrestata e condannata per omicidio colposo ed omissione di soccorso. Con l’auto aveva travolto ed ucciso mentre attraversava la strada ad Alcamo Vito D’Alcamo, di 45 anni, facendo subito perdere le proprie tracce. Tutti gli indagati devono rispondere di “sequestro di persona aggravato in concorso, violenza privata pluriaggravata continuata in concorso e maltrattamenti aggravati contro familiari e conviventi in concorso”.
Sui vari profili facebook della struttura si vedono feste, balli, attività con gli anziani che non fanno pensare minimamente a violenze del genere. “Con noi erano sempre gentili e cortesi, poi la notte quando non c’era nessuno diventavano dei diavoli travestiti da agnelli. – sottolinea una signora – È davvero una cosa terribile, e devono pagare.”
Le immagini fornite dai carabinieri non sarebbero le sole ad incriminare i 4 arrestati. Infatti tra le prove ci sarebbero anche altri video che testimonierebbero le violenze e le minacce nei confronti degli anziani. I militari dell’Arma hanno avviato l’indagine e interrogato una serie di testimoni che avrebbero confermato i fatti, così tramite gli approfondimenti tecnici sono riusciti a filmare le violenze. Gli anziani, ancora sotto shock, sono ospitati nella casa di cura sequestrata, che tra l’altro si trova a pochi metri dalla caserma dei carabinieri, accuditi da altri operatori e volontari.
Arresti de “La Casa degli orrori” a Castellammare del Golfo