Al via da oggi le iniziative per “Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018”, presenti il Premier Gentiloni e il Ministro Franceschini
PALERMO. Sono iniziate questa mattina le celebrazioni dell’anno che vedrà Palermo Capitale Italiana della Cultura. Presentato il programma delle iniziative e il nuovo simbolo con le 4 “P”, accolto da un forte applauso da un Teatro Massimo pieno di gente e autorità. Il logo che accompagnerà la città per tutto il 2018 è stato realizzato dalla studentessa palermitana dell’Accademia di Belle Arti Sabrina Ciprì, che ha racchiuso in un unico simbolo, la “P” declinata dall’arabo, dall’ebraico, dal fenicio, dal greco, a sottolineare le lingue di chi ha gettato le fondamenta della città.
Questa mattina in prima fila al Teatro Massimo, il cuore della cultura palermitana, il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo Fabrizio Micari, il Prefetto Antonella De Miro, il Presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, l’assessore al Turismo della Regione Siciliana Sandro Pappalardo, l’assessore ai Beni Culturali della Regione Vittorio Sgarbi, il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, il Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, il padrone di casa il Sindaco Leoluca Orlando e il Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni.
Il Premier nel suo intervento ha sottolineato l’importante crescita della città di Palermo in questi anni e l’importanza del suo immenso patrimonio culturale. “L’apertura di quest’anno per Palermo è un’occasione non solo per questa città ma anche per tutti gli italiani. – ha sottolineto il Premier Paolo Gentiloni questa mattina al Teatro Massimo- Palermo è una città che ha sofferto e certamente non ha superato tutte le difficoltà sociali, è stata anche al centro di minacce ed è stata in qualche modo costretto a convivere con stereotipi a livello italiano e internazionale. Oggi è una città che sta cambiando e che va verso il futuro. Questa, per noi, è l’occasione per dire grazie a questa città, grazie Palermo. Tutti gli italiani sono orgogliosi di questa città. A Palermo – ha sottolineato – si sono sedimentate le culture di tutte le epoche storiche che abbiamo alle spalle, dai Fenici e Romani, dai Bizantini agli Svevi, gli Spagnoli, gli Arabi e i Normanni. Questo è il sedimento culturale che questa città offre e credo che da sempre Palermo è una città che sa stare al mondo come tante altre città italiane. Questo vuol dire non rinnegare le proprie radici e la propria identità”.
Il Ministro dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini ha sottolineato che “l’idea di istituire nel nostro ordinamento la capitale italiana della cultura è nata dall’esperienza di Matera capitale europea 2019. Viene riconosciuta la città che vince con il miglior progetto. Questo rappresenta per la città vincitrice, ma anche per l’intero territorio, motivo di crescita oltre ad un enorme flusso turistico. Questa competizione mette in moto un meccanismo virtuoso”.
Il Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha aggiunto che: “Questa è un punto di partenza per tutti i comuni siciliani, non solo per Palermo. Con la cultura si mangia e spendere sul fronte culturale non è mai un costo, è sempre un investimento”.
Il padrone di casa Leoluca Orlando ha sottolineato che “Palermo è la città al mondo che negli ultimi 40 anni è cambiata di più culturalmente. Le nostre diverse culture sono il pezzo del mosaico che Palermo compone all’interno del Mediterraneo. Ci sono migliaia di iniziative che sono il frutto di un lavoro fatto in questi anni. Le periferie – ha aggiunto Orlando – saranno più coinvolte del centro. I reali olandesi sono venuti in visita a Palermo e adesso finanzieranno un’opera a Ballarò”.
Da domani sarà disponibile il programma completo delle iniziative sul sito ufficiale di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018.
Foto: Ufficio Stampa “Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018”