Scritte fasciste a Marsala che inneggiano all’autore della sparatoria di Macerata

MARSALA. A pochi giorni di distanza dal primo episodio ancora scritte fasciste inneggianti l’autore della sparatoria di Macerata, questa volta sui muri della sede del Partito Democratico, già preso di mira dallo stesso Traini.

Dopo questo evento il PD della Provincia di Trapani ha emanato un comunicato: “E’ un grave campanello di allarme che non bisogna sottovalutare, il fascismo e’ un’ideologia sconfitta dalla storia, ma che può sempre tornare e sono responsabili tutti coloro che giustificano episodi come quello di Macerata. E’ il momento di stare attaccati ai nostri valori costituzionali e di rimanere uniti, perché questi movimenti si combattono attraverso la buona politica e la presenza sul territorio”.
“La nostra solidarietà – conclude il segretario provinciale, Campagna – alla città di Marsala che ha un’importante storia antifascista che non sarà messa in ombra da queste scritte vergognose”.

E sempre su questa vicenda si registra la presa di posizione della senatrice Pamela Orrú, che esprime la sua solidarietà al Circolo del Partito Democratico e alla città di Marsala per le scritte apparse ieri sera sui muri della sede del Pd locale.

Queste le parole della Orrù: “Sono episodi che non possono essere sottovalutati perché richiamano a derive demagogiche che la politica tutta deve arginare e sono certa che non mancheranno di farlo i marsalesi che hanno una solida tradizione antifascista. In un momento dove gesti come questo si susseguono bisogna ispirarsi fortemente ai valori della nostra Costituzione antifascista”.

Portavoce Provinciale dei Verdi, Pietro Giangrasso: “La scritta all’ingresso della sede del Partito Democratico di Marsala dimostra che la barbarie sociale e culturale sta prendendo spazi anche nella città di Marsala. Marsala antica terra di cultura e di accoglienza. Inviamo la nostra solidarietà a tutti i cittadini marsalesi ed al popolo Pd. Invitiamo le autorità pubbliche  gli amministratori le scuole i lavoratori tutti ad opporsi a questi nuovi fascismi. Cultura, formazione, lavoro, diritti umani, istruzione, servizi sono strumenti da usare contro questa aggressione ed intimidazione assieme alla civile vigilanza”

Foto in evidenza tratta dal sito itacanotizie.it

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