La politica siciliana è in una fase di confusione, tutto è sfuggente e ambiguo, come sempre. “Tutto deve cambiare perché nulla cambi” diceva il principe Salina nel Gattopardo per giudicare i siciliani e gli eventi della storia. Il procuratore capo della procura di Catania Patanè si discosta dal parere dei pm sul procedimento giudiziario che riguarda il presidente della Regione Lombardo. Il Pd, riunito in assemblea, si spacca sul sostegno al governo Lombardo con un scontro polemico frontale tra due esponenti del partito, l’assessore alla sanità Russo rischia la sfiducia e la maggioranza, durante il dibattito, abbandona l’aula. In questo marasma, aumentano dubbi e perplessità ed è un male che le certezze granitiche vengano meno e ogni interpretazione diventi evanescente. La destra, la sinistra, la questione morale, il Governo, l’opposizione, le correnti della magistratura, diventano tutti elementi intercambiabili di un medesimo sistema che ha come fine principale la conservazione di se stesso.