La relazione di fine mandato del Sindaco Coppola: “Una città solidale e accogliente”

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. “Eravamo paese, oggi siamo città, non è una cosa da poco” – ha dichiarato il Sindaco Nicolò Coppola sabato pomeriggio in occasione della presentazione della relazione di fine mandato. “Oggi Castellammare  è una città pulita, che ha saputo riscattarsi dopo lo scioglimento per mafia”.

Il Sindaco ha subito sottolineato il suo impegno in questi anni verso i temi legati alla povertà e ai più deboli, in particolare cittadini bisognosi e famiglie in difficoltà economiche. Tra i primi punti i beni confiscati alla mafia: da quelli assegnati e gli altri due che a breve saranno consegnati ad associazioni che si occupano di disabili. “La nostra è una città solidale e perbene. – ha sottolineato Coppola – Siamo riusciti a dare assistenza agli anziani e ai disabili”.

Sul centro storico il Sindaco Coppola ha sottolineato che non ha solo portato avanti il progetto del Sindaco Bresciani, ma è riuscito ad ottenere i finanziamenti per la pavimentazione di corso Bernardo Mattarella, corso Garibaldi basso e la riqualificazione della villa comunale: “Abbiamo restituito ai castellammaresi una piazza, cioè il luogo d’incontro di ogni città. Oggi siamo orgogliosi della nostra zona pedonale, abbiamo superato anche le iniziali difficoltà dei commercianti. È stata innanzitutto una conquista culturale.”

Quella descritta dal Sindaco Coppola è una città viva, solidale, attrattiva e turistica.

Sui grandi temi è stato chiaro: “Depuratore? Noi abbiamo trovato un progetto preliminare e abbiamo fatto il possibile per superare le criticità. Abbiamo messo in sicurezza il costone roccioso che sovrasta la zona del porto, adesso, superata questa criticità idrogeologica, possiamo andare avanti con il progetto del depuratore. Noi abbiamo fatto tutto quello che era in nostro potere. Per quanto riguarda il porto – ha concluso il Sindaco Coppola – abbiamo trovato un cantiere sequestrato, e non eravamo neanche Ente appaltante. Siamo riusciti a dissequestrarlo e oggi finalmente abbiamo avviato i lavori del secondo lotto: si tratta di opere “di contorno” del porto. Per il primo lotto speriamo di poter riaprire il cantiere già a fine anno”.

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Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.