Nomine al Comune, indagine per abuso a Favignana, sotto inchiesta Pagoto e Antinoro: all’unisono dicono “siamo sereni, erano atti dovuti e indispensabili”
Un avviso di conclusione delle indagini per abuso d’ufficio è stato notificato a due dei candidati sindaci delle Egadi, ossia all’attuale primo cittadino Giuseppe Pagoto e al suo predecessore, tornato in campo, Lucio Antinoro. Le indagini toccano un ambito temporale tra il 2012 e il luglio 2015. Periodo nel quale Antinoro fu sindaco e Pagoto suo vice e successivamente Pagoto approdò alla sindacatura, incarico con il quale oggi si ricandida. Le indagini coordinate dalla Procura e condotte dalla Guardia di Finanza hanno portato il sostituto procuratore Massimo D’Antona a contestare ai due, Antinoro e Pagoto, il reato di abuso per la nomina di tre capi settore, Pietro Vella, Cecilia Biasibetti e Fabrizio Baldazzi. “Sono tranquillo – dice l’attuale sindaco Giuseppe Pagoto – ritengo che prima Antinoro e poi io abbiamo operato nel giusto. Rispettando tutte le norme ed i vincoli tra l’altro in un periodo nel quale era stata bloccata la possibilità di fare concorsi. La tipologia degli incarichi di cui all’articolo 110 del Testo unico degli enti locali e cioè l’affidamento agli esterni degli incarichi di capo settore è chiara e la abbiamo sempre rispettata. Si tratta di un avviso di chiusura delle indagini. Massima fiducia nell’operato della magistratura alla quale forniremo ogni ulteriore documentazione comprovante il rispetto di tutte le norme quindi rimaniamo molto sereni”. Non sono state diverse le parole di Antinoro: “Si trattò di nomine – dice – indispensabili per garantire l’attività del Comune che senza i capi settori avrebbe subito un dannoso stop, nomine quindi indispensabili e fatte nel rispetto della norma. Sono sereno e penso che nulla può cambiare nella campagna elettorale”. Un esposto nel quale si denunciava il primo incarico conferito nel 2012 all’ingegnere Pietro Vella, messo da Antinoro a capo dell’ufficio tecnico comunale, pare abbia originato l’indagine che ha poi toccato anche le altre nomine. La prosecuzione delle indagini ha poi portato i finanzieri a prendere i fascicoli per le altre nomine dei capi settori. Tutti contratti a tempo determinato che nel tempo le amministrazioni comunali hanno rinnovato. Un esposto presentato probabilmente come frutto di uno scenario politico parecchio infuocato e avvelenato, almeno ai tempi di Antinoro, con ambienti politici e cittadini che si muovevano in ogni modo, per cercare di impedire ad Antinoro di amministrare con tranquillità il Comune, dopo il forfait del centrodestra che all’epoca non riuscì nemmeno a presentare una candidatura contraria, per la incandidabilità dell’allora uscente sindaco Ernandez (Forza Italia). “Tentavano – commenta Antinoro – in tutti i modi di rendere difficoltosa l’attività amministrativa, ma mai l’hanno avuta vinta. Ribadisco che sono oggi molto fiducioso sull’esito di questa indagine”.