Punto di ritrovo per la gente di mare, ma anche luogo dove apprendere l’arte della pesca e ascoltare i racconti di chi quotidianamente si confronta col mare e la natura nel più bello dei lavori, il pescatore. Nasce con questo intento la “Casa del Pescatore” a San Vito lo Capo, inaugurata ieri pomeriggio sul lungomare all’interno dell’area portuale, realizzata dall’Amministrazione comunale con i fondi GAC.
Una struttura moderna e accogliente, dove i pescatori sanvitesi, che la gestiranno in forma associativa, potranno ritrovarsi al termine del lavoro, ma soprattutto dove saranno ben lieti di ospitare turisti e studiosi, scolaresche e gitanti, per trasmettere loro i segreti della loro attività, e anche per fare gustare – in occasione di particolari eventi – il prodotto ittico locale, pescato proprio davanti alla spiaggia.
La “casa” è intitolata a Mimmo Maniaci, un giovane pescatore scomparso tragicamente durante una battuta di pesca con amici. Il sindaco Matteo Rizzo consegnando la struttura all’associazione dei pescatori ha ricordato la generosità del giovane pescatore scomparso e si è augurato che la struttura possa diventare un ulteriore centro di aggregazione culturale per residenti e ospiti. L’assessore alla pesca, Giacomo Pappalardo, ha auspicato che l’esistenza di questa “casa” possa ribadire l’eccellenza culturale ma anche gastronomica dei prodotti ittici del mare di San Vito, sottolineando come potendo fruire di questa struttura si possa riprendere la manifestazione gastronomico-culturale dedicata al pesce Capone, la Lampuga, che nei mesi autunnali si pesca copioso in questo mare.