Fermati i due migranti della Vos Thalassa

Il provvedimento firmato dal procuratore Morvillo

A poche ore dalla consegna alla Procura di Trapani di una terza informativa da parte di Sco, Squadra Mobile di Trapani e Nucleo speciale investigativo della Guardia Costiera, sulla “rivolta” di domenica notte a bordo della Vos Thalassa  i pm Sgarrella e Tarondo hanno emesso i provvedimenti di fermo, firmati anche dal procuratore Morvillo, nei confronti dei due migranti che già nella giornata di giovedì erano stati iscritti nel registro degli indagati per violenza privata aggravata. Gli ulteriori elementi raccolti dagli investigatori che per oltre 48 ore hanno sentito i migranti arrivati poi a Trapani con la nave della Guardia Costiera “Diciotti” hanno portato la Procura a fermare Tuani Ibrahim Mirghani  Bichara, sudanese, e di Amid Ibrahim, ganese, per i reati di minaccia e violenza nei confronti del comandante, del primo ufficiale e di un marinaio della Vos Thalassa e per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I due sono stati così prelevanti dagli agenti dall’Hot Spot di Milo dove si trovavano con gli altri 65 migranti e sono stati condotti nel carcere di Trapani. Adesso dovrà pronunciarsi il gip del Tribunale di Trapani che dovrà convalidare il fermo ed emettere l’ordinanza di misura cautelare. Dagli interrogatori dei migranti è emerso che i due hanno utilizzato la mano pesante con comandante della Vos Thalassa. Qualcuno insomma avrebbe ammesso che qualcosa più delle minacce ci sarebbe stato, ma solo per la paura di essere riportati in Libia. I fermati non sarebbero stati gli unici ad aggredire l’equipaggio, tra il gruppo dei migranti salvati dalla Vos Thalassa anche altri avrebbero dato manforte ai due adesso arrestati. Tra i migranti escluso che ci fossero gli scafisti. I migranti infatti hanno raccontato di essere partiti sabato sera da Zuara, gli scafisti hanno messo la prua dell’imbarcazione verso la zona delle “piattaforme”, a est dalla costa libica, verso la Tunisia, poi hanno abbandonato e sono tornati indietro con un’altra imbarcazione.

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.