Criticità del Comune di Alcamo tra passato e presente. Vito Bonanno (Segr. Gen. Alcamo): “Rivoluzione Culturale”

Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale si è discusso della Delibera della Corte dei Conti, che ordina al comune di Alcamo di intervenire su determinate criticità, che investono sia il lato economico, sia quello organizzativo e di sovraintendenza dei dirigenti, che attiene al ruolo del Segretario Generale del Comune. Per questo abbiamo raggiunto il Segretario Generale del Comune di Alcamo, Vito Bonanno, per chiedere delucidazioni.

Ma prima di passare a un breve resoconto dei particolari della Delibera della Corte dei Conti, è da sottolineare un concetto espresso da Bonanno sia in consiglio, che durante il nostro colloquio, cioé quello di “Rivoluzione Culturale” imposta dalla riforma del 2014. Un nuovo modo di lavorare e una nuova mentalità, che investe in particolar modo i dirigenti, che devono confrontarsi con il fattore “tempo”, e rendicontare l’attività svolta sulla base di documenti, cronoprogramma e piani operativi per dimostrare che il lavoro svolto durante l’anno è coerente con la programmazione.

Ritornando alla Delibera, sin da subito, dalle stesse argomentazioni di Bonanno, si è evidenziato che il problema non riguarda solo la parte contabile, ma in generale l’organizzazione dei processi lavorativi; infatti parlando della mancata riscossione o delle difficoltà di riscossione, il segretario ha sottolineato che la soluzione del problema è collegata alla formazione del personale e all’ informatizzazione dei processi di lavoro; tradotto significa mettere in campo un cambio di marcia, soprattutto dal lato organizzativo.

Entrando nel merito della riscossione, il Segretario Generale ci ha spiegato le differenze tra il passato e il presente. Nel passato i crediti potevano essere, tra virgolette, utilizzati per coprire anche nuove spese, cioé essi venivano applicati al bilancio attraverso l’avanzo di amministrazione; ma se poi questi non erano riscuotibili di fatto la spesa era finanziata in deficit, e per pagarla doveva farsi ricorso ad anticipazioni di liquidità. da sottolineare che questo era permesso dalla legge che non prevedeva adeguate misure.

Invece, con le nuove leggi, tutto questo è più difficile che accada, perché oggi esistono strumenti che abbassano il rischio di finanziare spese in disavanzo. Per esempio, un deterrente è “il fondo crediti di dubbia esigibilità previsto dalla contabilità armonizzata che obbliga il comune a svalutare i crediti in rapporto alla capacità media di riscossione nell’ultimo quinquennio. Così, se il comune dimostra che mediamente riscuote il 60% dei suoi crediti, tutti i residui attivi iscritti in bilancio vengono svalutati, cioè sgonfiati del 40%, in modo tale che possono essere utilizzati per finanziare nuove spese solo entro il limite di possibile realizzazione. Quindi la problematica del finanziamento in disavanzo viene ridotta.
In sintesi si può dire che in passato era possibile utilizzare i crediti, anche se non esigibili, per fare nuove spese, ma in realtà non essendo riscuotibili in concreto creavano disavanzo.

Un altra problematica affrontata con il Segretario Bonanno è stata quella riscontrata dalla Corte dei Conti e messa in evidenza anche nella discussione in Consiglio Comunale, cioé i debiti fuori bilancio. La Corte dei Conti rimprovera il comune per la non celerità dei pagamenti, ma anche per il mancato intervento sulla causa di questi debiti, per esempio con la cura del manto stradale, per evitare danni ricollegabili al suo cattivo stato. Quindi l’azione del comune, che sottolinea Bonanno è già in atto, deve essere improntata a risolvere le problematiche che riguardano la viabilità, anche quella pedonale, perché non sono rari i casi di danni denunciati dai cittadini riconducibili al cattivo stato, questa volta, dei marciapiedi. Quindi più soldi investiti in sicurezza stradale e precisi controlli sui tempi di riconoscimento dei debiti fuori bilancio

Un altro aspetto, su cui la delibera della Corte interviene, è il ritardo con cui si arriva all’approvazione, per esempio, del DUP e del Bilancio. In questo caso Bonanno afferma che questa problematica investe quasi tutti i comuni siciliani, ma sottolinea che “questo non può essere una giustificazione per il comune di Alcamo, dove lavorano ottime professionalità e quindi si deve puntare a rispettare i termini di legge; perché solo così si riesce a rispettare la programmazione in maniera dinamica e veloce per come è deciso dagli organi politici. E’ necessario un lavoro di qualità che non può essere imputato solo alla ragioneria, ma deve essere un lavoro corale, perché l’elaborazione dei dati è competenza dei vari dirigenti”.

Nelle misure correttive – sempre Bonanno – il Consiglio Comunale ha fatto una scelta coraggiosa, direi dirompente, quella di aver stabilito che se non verrà rispettato il termine di approvazione del bilancio e del consuntivo ci sarà una penalizzazione monetaria per i dirigenti sull’indennità di risultato”.

Infine abbiamo chiesto delucidazioni su una parola che è riecheggiata più volte in Consiglio Comunale, cioé “cronoprogramma”, che è direttamente collegato al Fondo Pluriennale Vincolato. In sintesi, il Segretario ha specificato che anche questo istituto è legato al fattore “tempo”, nel senso che misura quante delle risorse assegnate sono state trasformate in servzi e opere, con spese effettive; grazie a questo si può capire se un dirigente ha lavorato bene o male, perché se è stato programmato e assegnato un budget di 100 e a fine anno il Fondo Pluriennale Vincolato è 0, significa che sono stati rispettati i tempi, cioè tutte le risorse sono state effettivamente spese; invece se per esempio è 20 significa che si è lavorato male, il cronoporgramma non è stato rispettato e occorre capire cosa ha impedito di spendere anche i 20 che sono confluiti nel fondo pluriennale vincolato. A controllare questo il Consiglio Comunale nell’ambito del controllo strategico.

Per concludere si può sintetizzare il tutto affermando che la contabilità armonizzata ha rivoluzionato il mondo dei comuni, perché ha posto dei vincoli, dove prima la legge non ne prevedeva, costringendo il Comune ad una più sensata gestione e ad una organizzazione dove deve essere protagonista la collaborazione e l’intervento di più parti (Politica e Burocrazia), coordinata al meglio per far funzionare in maniera più spedita e logica la macchina Comune. Un ingranaggio dove tutti i pezzi devono muoversi all’unisono per far funzionare al meglio la macchina.

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Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.