ALCAMO. Giardini, villette, piazze e viali in stato di abbandono. Il verde pubblico ad Alcamo ha conosciuto un lento declino dopo l’ultima amministrazione Ferrara. Ad oggi pochi gli interventi strutturali e diverse le aree lasciate in totale stato di incuria, scarsa manutenzione e mancanza di idee.
A partire da Piazza Pittore Renda che da anni attende una seria riqualificazione. Area che, oltre a subire una paralisi amministrativa, è costretta a soffrire uno stato generale di abbandono. Poco distante da lì, nell’angolo tra via Calabria e via Vito La Rocca, luogo in cui sono stati realizzati degli splendidi murales, è visibile a colpo d’occhio l’incuria del verde adiacente. Quest’ultimo ripulito frettolosamente e malamente per dare risalto alle opere artistiche da poco realizzate sul luogo.
Anche nel Viale Europa i viali sono lasciati al loro corso naturale. Stessa sorte per la villetta di fronte la Scuola dell’Infanzia G. Gentile, tra il Viale Europa e la Via Giovanni Pascoli. Destino diverso invece per Piazza della Repubblica, da poco ripristinata, ma che rischia di ritornare allo stato di abbandono iniziale.
A confermare lo stato d’emergenza del verde pubblico si aggiunge anche il rapporto Ispra 2017 (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) che regala la maglia nera alla città di Alcamo, considerata tra i comuni che consumano più suolo in Italia.
Secondo i dati Ispra i comuni in cui l’incremento di suolo è maggiore sono: Montalto di Castro (in provincia di Viterbo, con 65 ettari di nuovo consumo di suolo), Eboli (Salerno, 57 ettari), Roma (54 ettari) e Alcamo (Trapani, 52 ettari).
Situazione che non fa ben sperare per la città di Alcamo, che oltre alle aree limitrofe di Alcamo Marina e del Monte Bonifato, anche queste in totale degrado, è evidente che la città sta affrontando una seria crisi del verde pubblico mai vista finora.