Domani 31 Agosto si chiuderà la rassegna culturale ARABAFENICE giunta alla Quinta edizione e che si svolge nella Riserva Naturale Orientata Bosco d’Alcamo e alla Funtanazza.
Un romanzo dai toni noir e rossi come la passione travolgente, vestita di bianco etereo, trasparente come la pelle candida e sottile della protagonista. Un libro conturbante che ha il sapore antico delle storie di passioni e intrighi, forse anche per l’ambientazione: una Palermo torrida nei giorni del Ferragosto, con l’acqua che scarseggia; palazzi nobili decadenti; un’aristocrazia frivola e ignara delle lacerazioni della vita; uno stile impeccabile che copre vicende torbide. Stile elegante che mescola la lingua dialettale all’italiano colto, e lo condisce con un’ironia sapiente, velata quanto graffiante che sa di sicilianità.
Giuseppina Torregrossa è una narratrice sapiente, quasi involontaria e per questo affabulatrice, scrittrice per caso all’esordio, si è rivelata capace di misurarsi con l’arte autentica del romanzo sposando tradizione e sensibilità contemporanea, un occhio attento ai fremiti sociali della generazione nel passaggio dalla giovinezza alla maturità: non possono mancare accenti noir, commissari e soprattutto commissarie, delitti passionali, vizi e tendenze della sessualità torbida di cui la Sicilia è culla e che oggi si ammantano di nuovi toni.