Lavoratori senza stipendio da quaranta mesi e una struttura in deficit che rischia di chiudere. A lanciare l’allarme sulla grave situazione dell’Ipab “Giovanni XXIII” la casa di riposo di Marsala che ospita anziani, sono la locale Camera del lavoro e la Funzione pubblica Cgil di Trapani che si sono mobilitate per difendere i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e degli ospiti della struttura.
L’Ipab, in grado di accogliere 120 anziani, ospita al momento 24 e conta su una forza lavoro di 15 dipendenti assunti a tempo indeterminato e 5 lavoratori a tempo determinato che, oltre a non percepire lo stipendio rischiano di perdere il lavoro per la possibile chiusura dell’Ente, che ha una passività di circa 3 milioni di euro.
“Chiudere la struttura – dicono i segretari della Cgil di Marsala Piero Genco e della Fp Cgil di Trapani Vincenzo Milazzo – è impensabile a fronte dell’importante ruolo sociale che l’Ipab svolge a servizio della popolazione anziana e dei posti di lavoro che verrebbero cancellati”.
La Cgil e la Funzione pubblica chiedono alle Istituzioni immediate azioni per scongiurare la chiusura del “Giovanni XXIII” e di tutte le Ipab del territorio trapanese.