Riserva delle Egadi, atto quarto

Alta tensione attorno alla nomina del nuovo direttore Amp. La maggioranza contro Braschi

Nuovo comunicato sulla vicenda direttore dell’Amp delle Egadi. Stavolta a parlare è stato il gruppo di maggioranza “PER LE EGADI”, attraverso il suo capogruppo Ezia Crimaudo, dopo le dichiarazioni del consigliere della minoranza Toto Braschi. Indubbiamente, ripetiamo, abbiamo visto bene quando abbiamo deciso di interessarci alle procedure relative alla nomina del successore di Stefano Donati per la direzione dell’area marina protetta delle Egadi. Dietro le quinte della politica ufficiale egadina parecchie sono le tensioni, che solo a seguito degli articoli anche da noi pubblicati, sono venute fuori. In caso contrario la questione nomina direttore sarebbe stato solo tema per discussioni ufficiose. Una cosa certamente l’abbiamo ottenuta, nell’interesse della cittadinanza egadina, abbiamo costretto la politica a prendere ufficialmente la parola. Detto questo il gruppo di maggioranza intanto smentisce che vi sia stata, come scritto da qualche organo di stampa, una revoca del bando e smentisce una cosa che avevamo scritto noi e che cioè ci sia stata una proroga per la presentazione delle domande. Il termine era il 2 novembre e questo è rimasto. Il gruppo di maggioranza poi si scaglia contro il consigliere Toto Braschi, definendo le sue parole “inesatte e infondate”. L’attacco viene mosso poi a tutto il gruppo di minoranza di Forza Italia. “Al gruppo di maggioranza, che persegue i principi fondamentali di democrazia, libertà e meritocrazia – leggiamo nella nota diffusa alla stampa – dispiace leggere di ipotetici incarichi sanciti da patti preelettorali che altri magari hanno tentato di fare. Noi non abbiamo fatto patti sottobanco con nessuno e mai ne faremo, ed è anche per questo che l’elettorato ci ha premiati, a differenza di altri”. Nel merito del bando: “Ricordiamo che il bando è stato redatto dagli uffici competenti e dal Responsabile del settore, seguendo i parametri prescritti dalla circolare ministeriale, seppur questa datata. Il bando, anzi, ha consentito la partecipazione di tanti soggetti aumentando così la platea dei candidati, in modo da permettere prima alla Commissione di valutazione preposta e poi al Sindaco, cui spetta la decisione finale, di valutare un maggior numero di profili”. Le voci sulla revoca del bando erano state diffuse dopo la riunione della commissione consiliare Amp: “La Commissione consiliare Area Marina Protetta del 30 ottobre non ha deliberato un indirizzo di revoca del bando – dicono i consiglieri della maggioranza – in quanto con due voti favorevoli, Braschi ed Ernandez, e due astenuti, Lucido e Canino, l’ordine di indirizzo non è passato come prescritto dall’art. 27 dello Statuto Comunale. Ci chiediamo con quale metodologia venga interpretato lo Statuto da parte della minoranza, e perché si vogliano diffondere notizie non vere, come ad esempio l’assenza del consigliere Canino, del tutto infondata, dal momento che invece era presente e ha partecipato regolarmente alla votazione”. Braschi nel suo intervento aveva stigmatizzato l’assenza del sindaco Pagoto e del funzionario addetto alla predisposizione del bando. Pagoto già ci aveva fato sapere che non può essere considerato assente, al pari del funzionario, se a quella riunione nessuno dei due era stato invitao. La maggioranza dandogli ragione sottolinea: “Emerge dall’avviso di convocazione della Commissione, che il Sindaco e il Responsabile del settore non erano stati invitati, ma solo messi a conoscenza della convocazione. Perché il Presidente Ernandez (Kim, consigliere della minoranza, eletta presidente della commissione con i voti della maggioranza ndr) non ha ritenuto di invitarli? Il consigliere Braschi, capogruppo di Minoranza, pur nonostante nell’ultimo Consiglio abbia manifestato l’unità del gruppo di minoranza, da quanto si evince dagli articoli non ha magari mandato giù l’elezione a presidente della Commissione Area Marina Protetta della collega Kim Ernandez, perché nelle sue dichiarazioni non rispetta il suo ruolo istituzionale, scavalcandola… Forse per manie di protagonismo? Ma si tratta di problemi della minoranza”. La maggioranza attacca: “Sono questioni di interesse della minoranza e della maggioranza, invece, che le Commissioni tutte rispettino i principi di onorabilità delle regole e dell’interesse collettivo, e di adempimento delle prerogative di fornire pareri all’Amministrazione sui programmi annuali dell’Area Marina e di indirizzare la stessa Amministrazione sui progetti da stilare per ciascun esercizio. Cosa ben diversa è l’intenzione del Consigliere Braschi e della Presidente Ernandez ,che intendono interferire con il ruolo dei funzionari della Pubblica Amministrazione. La Commissione Area Marina Protetta è un organo politico e in quanto tale non può imprimere la sua influenza sugli atti della pubblica amministrazione, come il bando in oggetto. Ci auspicavamo che la collega Presidente Ernandez desse un profilo giovane, autonomo e autorevole alla Commissione, e invece è palese l’invasione di campo da parte del consigliere Braschi, che non ne rispetta il ruolo”. Infine stoccata finale con invito alla presidente della commissione Ernandez a dimettersi: “I componenti di maggioranza della Commissione Area Marina Protetta, Crimaudo, Canino e Torrente, chiedono, quindi, al Presidente Ernandez, di valutare il tutto magari anche rimettendo la sua nomina a Presidente della commissione per ridare alla stessa un più autorevole ruolo, purtroppo per lei oscurato dalle ferite elettorali ancora aperte del Consigliere Braschi”.

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.