Faraone punta alla segreteria regionale del PD siciliano

Dopo le batoste subite in Sicilia per le elezioni regionali, e quelle nazionali, scende in campo il senatore Faraone per cercare di risollevare le sorti nel PD siciliano. Il senatore Faraone questa volta ha deciso che fosse arrivato il momento di dover fare qualcosa in prima persona per il partito, essendo stato uno degli uomini di punta e fedelissimo dell’ex presidente del consiglio Matteo Renzi.

Faraone è ritenuto da molti esponenti e iscritti ai circoli del PD come uno dei maggiori responsabili della sconfitta nelle ultime due competizioni elettorali in Sicilia. Una fra le tante cose che gli rinfacciano i suoi oppositori di partito è quella di aver spesso criticato pesantemente l’operato del governo Crocetta e di non aver mai fatto nulla in concreto per fermarlo. Anzi, ha contribuito a tenerlo in vita sino alla fine.

Questo può essere stato sicuramente uno dei motivi della sconfitta in Sicilia, ma le ragioni sono sicuramente più profonde, e vanno cercate nel disagio che molti siciliani stavano e stanno vivendo giorno dopo giorno. Il PD aveva forse perso il contatto con il proprio elettorato che non è stato ascoltato; nei circoli territoriali il dialogo tra i dirigenti e la base sembrava essere saltato del tutto e la visione del paese completamente scollato dalla realtà. A poco è servito il mantra che i tanti dirigenti andavano sbandierando tra i giornali, telegiornali e Talk Show: la crisi stava passando, il lavoro era in aumento e bisognava finirla con i piagnistei.

Peccato solo per una cosa: le famiglie siciliane erano in crisi, il lavoro non si vedeva neanche con il cannocchiale e, per molte di queste,  ogni giorno era diventato veramente difficile arrivare alla fine del mese.

La sfida di Faraone non sarà facile. Bisognerà ricostruire un dialogo che vada a braccetto con l’ascolto, sia dei circoli che dei simpatizzanti “piddini”. Sarà pronto il senatore Faraone, o chi vincerà la corsa per la segreteria regionale,  a farsi carico di un partito che non ha più bisogno di “volare” sugli slogan facili del buon governo, ma piuttosto, di percorrere le impervie vie della concretezza quotidiana?

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Fulvio Catalanotto nasce in Sicilia, terra, secondo lui, al centro del mondo. Formatore ed esperto dei processi formativi con la passione per la comunicazione e l'informazione. È un ascoltatore cronico di Rosa Balistreri.