di Giulia Giacalone
È di un paio di anni fa la sottoscrizione di un Protocollo Antiviolenza con la creazione di una rete inter-istituzionale supportato dalla Sportello Donna del Comune di Castellammare, e, sull’onda del fattivo apporto di tutti i soggetti coinvolti, numerosi e continui sono stati in questi ultimi anni gli eventi volti a sensibilizzare l’attenzione su un fenomeno, quello della violenza contro le donne che colpisce in Italia e nel mondo mediamente, una donna su tre dai 15 anni in su. Difatti, ieri, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, i ragazzi del trienno della sede centrale dell’Istituto “Mattarella-Dolci” di Castellammare hanno incontrato l’associazione Fiore Daphne.“Sono giornate, queste,- afferma Loana Giacalone, Dirigente dell’istituto “Mattarella-Dolci”-, che sottolineano la sconfitta di quel cammino di uguaglianza ed emancipazione promosso dalle donne sul terreno della politica delle pari opportunità. La violenza è una mancanza di vocabolario. Solo attraverso il rispetto ed il confronto tra parti , il rispetto delle differenze, intese come ricchezza, si può invertire il senso di marcia ed contrastare violenze, discriminazioni e comportamenti aggressivi di ogni genere. La scuola come istituzione in questo ha una grossa responsabilità: deve innescare la logica del cambiamento, collaborare con le famiglie per cambiare la cultura che giustifica e sostiene la violenza contro le donne, combattere diseguaglianze e discriminazioni che ne sono all’origine, e promuovere lo sviluppo in ragazzi e ragazze di competenze relazionali fondate sul rispetto delle differenze, la cultura della parità e la mediazione non violenta dei conflitti”.