Operazione Pionica, ammesse le parti civili

Contro i fratelli Nicastri parte civile anche l’Associazione Antiracket di Alcamo

PALERMO. Si è tenuta oggi dinanzi al GIP di Palermo l’udienza preliminare dell’inchiesta rinominata Pionica. I Pubblici Ministeri della Repubblica di Palermo avevano chiesto il rinvio a giudizio per gli imputati con le accuse, a vario titolo,  di associazione mafiosa, estorsione e favoreggiamento nonché intestazione fittizia di beni. Si tratta di Michele Gucciardi, Salvatore Crimi, Melchiorre Leone, Giuseppe Bellitti, Gaspare Salvatore Gucciardi, Girolamo Scandariato, Roberto Nicastri, Vito Nicastri, Ciro Gino Ficarotta, Leonardo Ficarotta, Paolo Vivirito, Anna Maria Crocetta Asaro, Leonardo Crimi, Asaro Antonino, Asaro Tommaso, Asaro Virgilio.

Nell’udienza di questa mattina sono state ammesse tutte le parti civili: l’associazione Antiracket e Antiusura Alcamese, l’associazione Antiracket di Trapani, l’associazione Antiracket e Antimafie “La verità Vive” di Marsala, il Centro Studi Pio La Torre, l’associazione nazionale per la lotta contro le illegalità e le mafie “Antonino Caponnetto” e i Comuni di Castelvetrano e Salemi. La prossima udienza è fissata per il prossimo 31 gennaio in cui si deciderà se proseguire con il rito ordinario o abbreviato.

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Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.