I cattolici e la Politica, un rapporto stretto ma…
Il professore Giuseppe Savagnone, in un convegno sul messaggio del Papa per la 52esima giornata mondiale della pace, ha parlato sia dei cattolici in Politica nel passato, sia dei cattolici ai giorni nostri, soffermandosi sulle differenze, sui pregi e sulle pecche.
Essendo il messaggio del Papa attuale, Savagnone ha parlato di attualità, della politica dei nostri giorni. Un’analisi quella di Savagnone che parte dal “principio tradito”, cioé dal fatto che molti cattolici votano per partiti che non esprimono gli ideali del cattolicesimo, anzi quelli che tradiscono questi, infatti ha fatto riferimento a partiti che lottano per il crocefisso, ma tradiscono i cattolicesimo in quanto seminano odio, per esempio nei confronti dei migranti, e in questo caso fa un riferimento storico, cioé al fatto che il nazismo ha avuto grande consenso nella Bavaria, un Land cattolico, perché, ha spiegato Savagnone, molti pensavano che la Politica non ha niente a che fare con la Fede, “niente di più sbagliato” ha affermato sempre il professore, perché i cattolici in Politica devono seguire la dottrina sociale della Chiesa, naturalmente senza imporre perché il principio cardine è il bene comune.
Savagnone come esempio storico di cattolico in Politica ha messo in luce la figura di Don Sturzo, che voleva un partito che non avesse nel nome il termine cattolico, perché diceva Sturzo, che bisognava ricercare il bene comune e di conseguenza un partito non poteva che essere aperto a coloro che vogliono ricercarlo, quindi non solo ai “praticanti”. Sturzo non mise al primo posto, come voleva il Vaticano, il restituire Roma ai Papi, il suo programma era ispirato alla Dottrina Sociale della Chiesa, che risaliva a Leone XIII con la “Rerum Novarum”, ma il risultato fu che Pio XI si accordò con Mussolini (Patti Lateranensi) e la Santa Sede disse a Sturzo che era meglio che lui emigrasse, ed emigrò in America, perché non potevano garantirgli l’incolumità.
Quindi Savagnone ha parlato di una Politica che è passata dalla Casta al Leaderismo, la prima che ha aperto la porta alla seconda, questa con aspetti che ricordano l’ascesa di personaggi storici che hanno portato i propri paesi alla dittatura.
Infine bisogna sottolineare che il professore ha fatto dei riferimenti specifici a partiti, come la Lega e il Movimento 5 Stelle, non esentando di forti critiche i partiti che hanno precedentemente governato, ma partendo sempre dal “principio tradito”, cioé cattolici in politica e votanti che guardano al proprio interesse ponendolo davanti al vero principio del cattolico e la Politica, cioé il bene comune.
Questo in estrema sintesi il convegno tenutosi Sabato 14 Gennaio al Centro Congressi Marconi di Alcamo.