Tre interrogazioni, solo una trattata, terzo punto ritirato (Approvazione Regolamento Consulta Stranieri), trattato “Impianto trattamento rifiuti”.
Una prima seduta dell’anno nuovo del Consiglio Comunale che è stato caratterizzata da un dibattito acceso, ma andiamo nel particolare: primo intervento dal tono critico quello del Consigliere Pitò, perché ad una Interrogazione su tre, presentate dallo stesso Consigliere, è stata data risposta, invece ad un’altra la risposta è arrivata poco prima dell’inizio della seduta, inoltre questa non era esaustiva, e infine all’altra ancora la risposta è stata giudicata da Pitò non consonante a ciò che si chiedeva, cioé “le motivazioni del ritardo della Relazione del Sindaco e non se la relazione del Sindaco era arrivata o no”.
La polemica non si è limitata a queste interrogazioni, ma si è estesa alla trattazione, o meglio alla non trattazione, del Regolamento che riguarda la Consulta per gli stranieri residente ad Alcamo, infatti il punto all’ordine del giorno è stato ritirato per apportare delle modifiche come concordato con la prima commissione. I Consiglieri Pitò, Messana, Sucameli, Norfo e Dara hanno criticato il ritiro della trattazione del punto, “perché – ha affermato Messana dell’UDC – è assurdo che dopo la riunione dei capogruppo arrivi in aula un documento che non sia completo e quindi da ritirare”, delo stesso avviso il Consigliere ABC/Alcamo Cambierà Gino Pitò, che ha posto anche l’accento sulla questione tempo, cioé affermato che è assurdo che si facciano sedute dove accada ciò, perché dopo aver studiato il regolamento, avendo tolto tempo appunto al lavoro e alla famiglia, questo viene ritirato. Chiudendo il proprio intervento – sempre Pitò – ha chiosato con l’affermazione: “Questo Consiglio è vuoto”.
A rispondere ai Consiglieri, la Presidente della Prima Commissione, Piera Calamia (M5S), che in sintesi ha spiegato che l’ufficio ha inviato una copia difforme da quella stabilita in commissione, sottolineando sempre Calamia che “anche noi abbiamo impegnato tanto tempo per approfondire questo argomento”.
Poi è intervenuto Sucameli di Sicilia Futura, affermando: “è il terzo anno di scuola di Consigliere” quindi non dovrebbe mai accadere una cosa del genere e ha chiesto l’intervento dell’ufficio di presidenza. A rispondere il Presidente del Consiglio Comunale, Baldo Mancuso, che ha espresso il parere che è normale che per ulteriori approfondimenti il testo in questione possa essere ritirato, poi le valutazioni personali sono lecite e infatti “si sta discutendo in aula”.
A chiedere scusa per la mancata tempestiva comunicazione Filippo Cracchiolo del PD, componente della Prima Commissione. Cracchiolo ha diviso però le colpe tra commissione e uffici.
A lamentarsi anche la Consigliera Norfo, che ha affermato di essere impossibilitata a esprimere il proprio voto sia per il Regolamento sia per la mozione che verrà dopo, perché non sufficientemente informata.
A seguire è intervenuto Francesco Dara di Noi per Alcamo, che ha detto al Consigliere Cracchiole che non deve scusarsi, perché gli imprevisti si possono verificare, capitava in passato e capita adesso, e subito dopo Dara lancia una frecciatina ai consiglieri che erano estranei alla politica, il riferimento sembra essere chiaro e quindi riferirsi ai banchi della maggioranza 5 Stelle, affermando che si lamentavano quando la “vecchia” politica sospendeva le sedute, “queste sono cose che accadono, per perseguire l’interesse della città”.
Subito dopo è intervenuto un altro componente della Prima Commissione, Francesco Viola (M5S), che ha ribadito che il problema si è verificato perché il regolamento portato dagli uffici non conteneva tutte le modifiche volute dalla Commissione, quindi il rinvio è stato concordato con gli uffici.
Concluso il dibattito sul Regolamento si è passati alla trattazione dell’ultimo punto all’ordine del giorno, cioé la Mozione su impianto di trattamento rifiuti nel territorio alcamese, che ha visto svolgersi tempo fa anche un Consiglio Comunale aperto con la partecipazione anche della ditta e di esponenti tecnici e politici della regione.
Ne parleremo in un successivo articolo.