I superstiti: “Sono morte 117 persone, anche donne e bambini”
di Fabio Albanese*
Il bilancio del naufragio avvenuto ieri nel Canale di Sicilia sarebbe molto più grave di quanto ipotizzato. Sul gommone affondato, partito la notte precedente probabilmente da Garabulli, erano in 120, secondo quanto hanno raccontato agli operatori dell’Oim i tre superstiti recuperati ieri da un elicottero della Marina italiana a una cinquantina di miglia a nord est di Tripoli e portati a Lampedusa. A bordo c’erano anche dieci donne, una era incinta, e due bambini, di cui uno neonato, e sarebbero finiti tutti in acqua perché il gommone si è sgonfiato. Secondo il racconto dei superstiti, prima di ricevere soccorso sarebbero rimasti in mare, acque gelide in questo periodo, oltre tre ore. Poi un gruppo è stato avvistato da un aereo di pattugliamento marittimo dell’Aeronautica, partito da Sigonella, che ha lanciato in acqua due battelli di salvataggio. Ma quando è arrivato l’elicottero della nave Caio Duilio, erano solo in tre: due su uno dei battelli, un altro in mare. Nessuna notizia di tutti gli altri, cercati nella notte sia da un mercantile libanese mandato dalla Guardia costiera libica che aveva assunto il comando dei soccorsi sia dalla nave umanitaria Sea Watch3 che è arrivata in zona in nottata e che, come il cargo, ha poi abbandonato la zona. I tre superstiti, che erano in ipotermia, sono ora nell’hotspot di Lampedusa dove stamattina sono arrivati altri 13 migranti, giunti da soli fin dentro il porto di Lampedusa. Ieri nell’isola erano arrivati in 68, recuperati 12 miglia al largo con la loro barca in vetroresina da una motovedetta della Guardia costiera.
In tarda mattinata un altro gruppo di migranti, 47 su un gommone, è stato invece salvato, proprio dalla Sea Watch 3, 36 miglia al largo, ad ovest di Tripoli, una zona distante da quella del naufragio.
I tre superstiti, che erano in ipotermia, sono ora nell’hotspot di Lampedusa dove stamattina sono arrivati altri 13 migranti, giunti da soli fin dentro il porto di Lampedusa. Ieri nell’isola erano arrivati in 68, recuperati 12 miglia al largo con la loro barca in vetroresina da una motovedetta della Guardia costiera.
*fonte lastampa.it