La mafia trapanese e i giochi on line

Relazione Dia: individuata la nuova specialità di Cosa nostra a Trapani

Anche il ramo trapanese di Cosa nostra, oltre che nei tradizionali comparti economici, «si è significativamente infiltrato nel settore delle scommesse e dei giochi online, potendo far leva sul capillare controllo del territorio con il tradizionale e sistematico ricorso all’intimidazione e all’assoggettamento». È quanto si legge, riferisce Agipronews, nella relazione della DIA relativa al primo semestre 2018 e trasmessa in Parlamento. «È stato dimostrato come l’espansione di una rete di oltre 40 agenzie di scommesse e punti gioco facenti capo ad un giovane imprenditore castelvetranese fosse avvenuta, sia nella provincia di Trapani che nel palermitano, grazie al supporto della famiglia mafiosa di Castelvetrano: questa gli avrebbe garantito protezione nei confronti degli altri sodalizi criminali delle provincie di Trapani e di Palermo in cambio di periodiche dazioni di denaro, dirette sia al sostentamento del circuito familiare del latitante che all’organizzazione mafiosa nel suo complesso. Nello stesso contesto investigativo, il 18 maggio 2018 la DIA ha eseguito un decreto di sequestro preventivo nei confronti dello stesso imprenditore, per un valore complessivo di circa 400 mila euro». Nella provincia di Agrigento, «il settore delle scommesse e del gioco continua a porsi, con sempre maggiore frequenza, come un terreno di investimento per le consorterie mafiose, che operano attraverso l’imposizione e la gestione di slot-machine all’interno di esercizi commerciali, spesso intestati a prestanome».

fonte agipro

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