In una radiosa domenica di febbraio, ieri, 17 febbraio, l’ASD FUEGO DANCER’S in gara con i suoi atleti ai Campionati Provinciali 2019, ha letteralmente infiammato il Palasport di Bagheria. Una sequela di trofei è stata tributata ai brillanti danzatori alcamesi guidati dai maestri di sempre, Danilo Saladino e Sabrina Vivona (a destra e sinistra nella foto). Grazie ad uno STAFF competente ed instancabile la coppia ha portato Alcamo ed i suoi allievi, ancora una volta, agli onori dell’attenzione mediatica. Un’autoritaria ed impeccabile giuria federale della FIDS (Federazione Italiana Danza Sportiva) ha scrupolosamente valutato, nell’arena di gara, ballerini provenienti dalle più disparate palestre delle province di Palermo, Trapani, Enna, Caltanissetta e Agrigento; senza farsi scrupolo di applicare categoricamente i dettami del regolamento nazionale. Il palmares della sessione domenicale ha consegnato agli alcamesi i seguenti risultati:
Questa appassionante competizione che ogni anno vede confrontarsi atleti provenienti da più parti ed accomunati dalla passione per la danza è un’importante terreno di confronto – soprattutto per giovani ed adolescenti. In queste occasioni i gareggianti sono indotti a condividere le personali esperienze e renderle motivo di socializzazione. Occasioni come queste sono propizie per testare i principi del gioco di squadra, l’ebrezza della sfida sportiva il rispetto delle regole che indirizzano ciascuna realtà sociale organizzata. Ciò che (almeno in linea di principio) ha sempre contraddistinto le attività sportive – costituendone il denominatore comune – è, del resto, proprio una condotta rispettosa delle regole e degli avversari. Lo sport è una fra le tante attività più salutari, divertenti e importanti che l’uomo può compiere, ma i risultati sono frutto di sacrificio e talento. Perciò, quando si parla di attività agonistico-sportive non dovrebbe mai parlarsi di c.d. “sport minori”. Qualunque esso sia lo sport in oggetto. Minore è solo la quantità di interessi economici che vi girano intorno, e che spesso, giustappunto, ne sviliscono la genuinità. Nulla può invece sminuire il valore intrinseco del gesto atletico, e del merito che questi ragazzi, ieri, hanno fieramente mostrato. Nell’attesa che anche questo sport guadagni maggiore consapevolezza – per altro in trend ascensionale – è d’uopo tributare frattanto un riconoscimento sincero a quanti si spendono quotidianamente per far crescere questa disciplina. Grazie, dunque, anche a loro, per il prezioso contributo, oltre gli indubbi ed evidenti meriti di gara che hanno motivo di esaltare il nostro fiero senso di appartenenza.
Diego Motisi