“La Regione siciliana intende puntare sul trasporto ferroviario ed in particolare all’alternativa modale, almeno sulle direttrici delle dorsali Messina-Catania-Palermo, toccando lungo il tragitto Enna e Caltanissetta, sulla dorsale Catania-Siracusa e sulla direttrice Palermo-Agrigento con prosecuzione fino a Porto Empedocle e sul raddoppio della Messina-Palermo almeno fino a Castelbuono”. A affermare ciò è stato l’assessore regionale alle infrastrutture e mobilità Pier Carmelo Russo, che è intervenuto alla tavola rotonda organizzata a Palermo della Fit Cisl Sicilia. Alla stessa riunione hanno partecipato l’assessore alle attività produttive Marco Venturi e il ministro per i rapporti con le regioni Raffaele Fitto, che aveva criticato, giustamente le regioni per il non utilizzo dei fondi FAS o il mal utilizzo degli stessi. A questa critica, indirettamnete, sembra aver risposto l’assessotre Venturi affermando: “Dobbiamo avere il coraggio di concentrare le risorse disponibili, siano esse residue e liberate da agenda 2000 o del nuovo programma 2007-2013 o provenienti dai FAS, su 4 obiettivi strategici: strade, ferrovie, portualità e distribuzione idrica. Solo attraverso un serio intervento di infrastrutturazione potremo rilanciare anche le attività produttive in Sicilia”.
I cittadini sperano che finalmente si passi dalle parole ai fatti, perché chi usufruisce dei treni in Sicilia si sente,in certi casi, come fantozzi nei famosi viaggi organizzati. Agli Assessori e al Ministro sarebbe da chiedere come mai si interviene sulle ferrovie dopo che trenitalia sta adottando politiche di sviluppo che penalizzerebbero la Sicilia, infatti si è parlato di tagli alle linee che collegano l’Isola al nord Italia.