Il silenzio uccide i diritti – Nasrin Sotoudeh libera

Il Direttivo della Camera Penale di Trapani, riunitosi in via d’urgenza il 17 marzo 2019,

– preso atto del documento a firma del Presidente Salvatore Alagna, che di seguito si riproduce: “NASRIN SOTOUDEH è un avvocato iraniano, una donna che ama il diritto e che lotta per la legalità e la tutela dei diritti umani e civili nel suo paese. La sua passione e la sua professionalità non potevano essere tollerate dal regime degli ayathollah che ha pensato bene di tarpare le sue ali e precipitarla nel buio, oltre a offenderla nel corpo con 148 frustate: vera e propria pena capitale non essendo pensabile che possa sopravvivere a tale supplizio. Nel nostro Paese, solo la comunità degli Avvocati e dei giuristi ha levato la propria voce in sua difesa, come l’aveva già levata per tanti colleghi turchi messi a tacere nelle carceri di regime. Il nostro, di regime, invece, tace. Un silenzio significativo della riprovevole indifferenza per la violazione dei diritti umani di cui ha dato costantemente prova, fin dal momento del suo insediamento, fino ad oggi. Fino a quando?“;

– condiviso il documento, su proposta dello stesso Presidente, all’unanimità,

DELIBERA

– di condividere l’iniziativa già proposta da altre associazione forensi volta, simbolicamente, ad indossare e/o a far indossare sulla Toga un nastro rosso finché Nasrin Soudoteh non sarà liberata;

– di invitare i soci di Camera Penale di Trapani e tutti i Colleghi del Foro ad aderire all’iniziativa.

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