Ieri sera al Centro Congressi Marconi si è parlato di futuro e in particolare quello di Alcamo Marina, da sempre giudicata da molti “un malato inguaribile”.
Il primo concetto evidente è stato quello che il convegno non aveva lo scopo di parlare di rivoluzione della località, ma di interventi mirati a migliorare la vivibilità, che comunque come sottolineato dal Sindaco Surdi, porteranno a pensare Alcamo Marina come una risorsa, sfruttando anche l’esistente, per esempio il grande patrimonio immobiliare, l’essere al centro di due aeroporti, essere collocata in una posizione strategica che permette di raggiungere varie località turistiche ed avere una spiaggia notevole, quindi in quest’ultimo caso, sempre Surdi, ha parlato di turismo per famiglie.
In riferimento a questo e in particolare al concetto di risorse che vanno verso l’esterno invece che verso l’interno è intervenuto l’assessore Ferro, che ha rimarcato la grande importanza delle scelte amministrative che fanno fare il percorso inverso, in particolare in riferimento al turismo.
Ma di questo aspetto, focalizzandosi sul versante artistico e culturale, ha parlato l’Assessore Di Giovanni, che ha messo in evidenza le innumerevoli risorse che Alcamo ha per attirare turisti.
Per rendere tutto ciò concreto si è parlato di cosa ha bisogno Alcamo Marina, cioé anche di cambiamenti “strutturali”, che sono stati i protagonisti del convegno. In estrema sintesi incentrati sul concetto di “Smart City”, cioé interventi “per migliorare la fruizione dei servizi che migliorarne la vita” come ha affermato l’Ing. Parrino. Nel concreto si è parlato di interventi come la realizzazione di marciapiedi, interventi sui sovrappassi (Zona Chiesa), nel campo dell’energia (932 lampade), segnaletica luminosa per i passaggi pedonali, stazione meteo, area wi-fi libero (Zona Canalotto), zona ricarica mezzi elettrici, ecc.. Tutti interventi che caratterizzeranno varie zone..
Inoltre il convegno ha visto la partecipazione di vari tecnici, che hanno spiegato la filosofia che c’è dietro ogni cambiamento, naturalmente andando nel concreto, qualcuno ha esortato i proprietari delle case, a farle diventare strumento atto a migliorare l’economia personale e quella della comunità, è stato fatto l’esempio di cambiare destinazione d’uso e creare ristoranti.
Infine ritornando al concetto cruciale del convegno, si è parlato di “recuperare” l’esistente, come sottolineato dall’Ing. Russo, il quale identifica questo come l’unica strada per valorizzare sia Alcamo Marina che il Centro Storico “di pregio”.