Tassa sui rifiuti, c’è l’aumento. Dibattito acceso in Consiglio.

Un aumento della TARI nel Comune di Alcamo che, naturalmente, ha creato non poche polemiche

Particolari tecnici a parte, seppur importanti, un dato certo uscito fuori dalla seduta del Consiglio Comunale di sabato 30 aprile è che c’è stato un aumento della tassa sui rifiuti (TARI), nello specifico 5% per utenze domestiche e 7% per le altre utenze, percentuali lontane da quel – 4 a +52% per 31 categorie, che aveva prodotto un “indirizzo” diverso presentato dalla maggioranza pentastellata, perché percentuale reputata eccessiva.

Per la cronaca bisogna dire che la seduta di sabato è stata oggetto di sospensiva, proposta dal consigliere comunale Gino Pitò e varata da tutti i presenti. Da questo la convocazione del giorno dopo, venerdì. La ragione di questa sospensiva? I consiglieri hanno ricevuto documentazione “dell’indirizzo” dei 5 Stelle all’ultimo e quindi è mancato il tempo di ben visionare la documentazione e di conseguenza l’impossibilità di presentare emendamenti. Seduta rinviata al giorno dopo, sabato.

Un giorno che è servito per analizzare e per dare la possibilità di presentare emendamenti, infatti il Consigliere di Alcamo Bene Comune/Alcamo Cambierò ha presentato un sub emendamento con il quale chiedeva la diminuzione della TARI per alberghi, fornito o no di ristoranti (circa 3 mila euro in totale), così da spalmare i costi sulle banche e sugli istituti di credito. Questo è stato ritenuto inammissibile dagli uffici e inoltre rigettata, dalla maggioranza, la proposta di sospendere per un’ora la seduta consiliare e accogliere la richiesta del consigliere Pitò per permettere agli uffici di rielaborare nuovamente le tariffe della delibera.

Alla fine di un intenso dibattito “l’indirizzo” della maggioranza è stato approvato con i voti della stessa: favorevoli 13(M5S), contrari 0, astenuti 4(Allegro, Messana, Pitò, Cracchiolo). La votazione sulla delibera delle tariffe tari per il 2019 invece ha visto 13 voti favorevoli (M5S), 4 contrari (Allegro, Messana, Pitò, Cracchiolo) 0 astenuti.

Le posizioni in campo si sono così delineate, da una parte la minoranza che, in sintesi, ha messo in evidenza come le promesse elettorali e dei primi anni da parte della Giunta Surdi siano state disattese e contraddette, cioé non è avvenuto quel “famoso” risparmio di 1.400.000,00 euro, ma anzi c’è stato un aumento di 450.000,00 euro, ma le responsabilità non finiscono qua, perché non si è riusciti al calmierare i prezzi sull’aumento in riferimento al conferimento in discarica e non si è riusciti a far partire in tempo la gare per la raccolta dei rifiuti.

Dall’altra parte la maggioranza e la giunta Surdi, che ha ricordato che il sistema rifiuti ha grosse pecche e che la maggior parte delle colpe ce l’ha la Regione, perché di questa è la funzione di gestire il sistema, quindi deve mettere in condizione i comuni di operare. Poi si è assistito a discariche stracolme e quindi difficoltà nel conferire, problema aggravato, negli ultimi periodi, per la chiusura di Sicilfert, dove il comune di Alcamo conferiva l’organico. Tutto questo ha contribuito all’aumento del costo per il conferimento e da l’aumento del costo della raccolta dei rifiuti, di conseguenza la spesa schizza a  8.926.581,38, cioé 450.000,00 euro in più.

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedente“Il delitto Mattarella”, le immagini esclusive dal set di Castellammare del Golfo. FOTO
Articolo successivoCattura illegale di volatili ed al maltrattamento degli animali, due denunciati
Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.