ALCAMO. Altro risarcimento per l’ex condannato Santangelo Gaetano, che nel 2012 fu assolto dalla Corte di Appello di Catania per il duplice omicidio dei due carabinieri la notte del 27 gennaio 1976 ad Alcamo Marina, residente in Brasile, paese dove ha trascorso oltre venti anni di latitanza.
La stessa corte di appello di Catania ha liquidato per il danno patrimoniale patito dal Santangelo la cifra record di 2 milioni e 900.000 euro. In precedenza al Santangelo era stato riconosciuto il solo danno da ingiusta detenzione liquidato in 1 milione ( due anni e due mesi di reclusione patita quanto era minorenne ), ma la corte di cassazione accogliendo il ricorso dei suoi difensori, Baldassare Lauria e Alessandro Finazzo, ha imposto alla corte di Catania il risarcimento anche per il danno patrimoniale.
“Ora siamo soddisfatti, – dichiarano i due difensori, – è stato riconosciuto il diritto al risarcimento di tutti i danni anche per chi si è reso latitante, ove la relativa sentenza di condanna è stata poi ritenuta illegittima. Si tratta di un cambio di rotta della giurisprudenza italiana che prima di questo caso riteneva insussistente il diritto per il condannato latitante” – hanno così concluso gli avvocati Lauria e Finazzo che hanno ottenuto anche per l’altro condannato Ferrantelli Vincenzo un risarcimento di quasi 3 milioni.
Al momento il più grave errore giudiziario della storia giudiziaria italiana è costato allo Stato quasi venti milioni, e pende ancora una causa civile contro l’Arma dei Carabinieri per le torture e gli atti illegali cui furono vittime gli arrestati, Giuseppe Gulotta, Mandalà Giovanni, Ferrantelli Vincenzo e Santangelo Gaetano.