Alcamo, imprenditori e forze dell’ordine incontrano gli studenti: “La denuncia unica strada”

Presente anche il Sindaco di Alcamo Domenico Surdi che ha annunciato nuovi finanziamenti per due beni confiscati che torneranno alla collettività

ALCAMO. Si è svolto questa mattina presso l’ITET “Girolamo Caruso” di Alcamo l’incontro dal titolo “Mai Tacere” organizzato dall’Associazione Antiracket e Antiusura Alcamese. Dopo i saluti della dirigente Prof.ssa Vincenza Mione, gli studenti hanno ascoltato le storie di due imprenditori coraggiosi che hanno detto NO alla mafia e il Capitano dei Carabinieri Giulio Pisani che ha portato la sua testimonianza. I relatori hanno dialogato con il giornalista di Alqamah.it Emanuel Butticè.

Gregory Bongiorno, imprenditore castellammarese e attuale Presidente di Sicindustria Trapani, ha raccontato la sua storia, soffermandosi sulle difficoltà degli imprenditori che scelgono di denunciare. Bongiorno ha sottolineato la sua ferma convinzione che “la denunciare è l’unica strada percorribile, anche se è stata una scelta difficile, la rifarei. Il lavoro delle associazioni, come quella presieduta da Di Leonardo, è preziosissimo. Spesso gli imprenditori si sentono soli e ricevere l’appoggio di un’associazione come questa vuol dire tanto, in tutte le fasi della denuncia: prima, durante e dopo. Non si può più restare schiavi di certe logiche, dobbiamo reagire e denunciare. Non c’è altra alternativa.”

Presente per un saluto anche il Sindaco di Alcamo Domenico Surdi che ha annunciato nuovi finanziamenti per la ristrutturazione e il riutilizzo di due nuovi beni confiscati alla mafia nel comune di Alcamo: “Si tratta di due importanti passi avanti che ci permettono di proseguire nel lavoro di contrasto alla criminalità organizzata. Si tratta di un bene che faciliterà l’accesso al mare per i diversamente abili e un altro diventerà un centro per minori. Sono piccoli passi, ma vanno in un’unica direzione: quella della legalità e del riutilizzo sociale dei beni confiscati.”

“Noi come associazione Antiracket in questi anni abbiamo assistito diversi imprenditori e cittadini, siamo una sorta di “cuscinetto” tra le vittime e le istituzioni” – ha sottolineato Salvatore Di Leonardo, nella duplice veste di Presidente dell’Associazione Antiracket e Antiusura Alcamese e di imprenditore che ha denunciato la mafia. “Chiaramente denunciare è difficile, non posso nasconderlo. Ma sono convinto che non c’è alternativa. Dopo aver fatto la denuncia mi sono sentito veramente libero e non avevo più l’iniziale paura.” I due imprenditori hanno raccontato la propria storia, fatta di paure, momenti di sconforto, ma tutte accomunate da un unico comune denominatore: il coraggio. Due scelte che sono prima di tutto scelte di vita, di ribellione contro un sistema che non può più essere tollerato.

“Quelle di Gregory e Salvatore sono due storie di coraggio, hanno scelto di stare da una parte, quella giusta. Perché non è vero che la mafia non ci riguarda. Riguarda tutti noi, ogni giorno. Non lo dico io, ma i fatti. – ha sottolineato il giornalista Emanuel Butticè – Perché non si può rimanere nel mezzo, perché scegliere di non scegliere è pur sempre una scelta. Non si può restare in un’area grigia senza prendere una posizione”.

Stessa cosa è stata ribadita dal Capitano della Compagnia dei Carabinieri Giulio Pisani. “Non esiste un’area grigia. Non scegliere vuol dire essere complici. Quelle di Di Leonardo e di Bongiorno sono parole preziose, di coraggio. Perché la mafia non è soltanto un tema che riguarda “gli addetti ai lavori”, riguarda tutti noi e parte dalle piccole cose, prima di tutto dal rispetto delle regole. Ognuno deve dare il proprio contributo quotidiano.  Anche se le denunce per estorsione e usura sono ancora poche, vedo che qualcosa si sta muovendo. È stato rotto il muro di omertà ed è aumentata la fiducia nelle forze dell’ordine e la consapevolezza su certi temi. Ma c’è ancora tanto da fare. Per questo motivo sono sempre felice entrare nelle scuole per poter parlare con chi rappresenta il presente e il futuro di questa terra.”

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