ERICE. Si sono riuniti a Erice gli Stati generali del turismo, organizzati dalla Regione Siciliana, per mettere a confronto esperti, operatori e rappresentanti delle istituzioni. A chiudere i lavori della due giorni, il governatore Nello Musumeci che ha ricordato come, per la prima volta, l’amministrazione si sia dotata di un Programma triennale di sviluppo turistico, uno strumento che consentirà di pianificare nuove strategie per intercettare ulteriori flussi sia stranieri che nazionali.
“La Regione, ben consapevole del valore strategico del settore turistico e delle sue infinite opportunità – sottolinea il governatore Musumeci – ha potenziato gli investimenti, creato le sinergie per un miglioramento generale del sistema e avviato la programmazione triennale degli eventi, in modo da rendere pienamente fruibile in tutte le stagioni dell’anno il calendario degli appuntamenti. In questo modo favoriamo anche la destagionalizzazione”.
“Un unico messaggio, un unico colore, un’unica grafica – evidenzia il presidente Musumeci – e soprattutto sapere programmare in tempo. I tour operator e i turisti hanno bisogno di organizzarsi. Noi, per la prima volta, abbiamo presentato i più importanti eventi con un anno di anticipo. Stiamo pubblicizzando le nostre iniziative sui quotidiani nazionali e le abbiamo già presentate alla stampa estera. Siamo all’inizio di un percorso che la Regione non aveva mai conosciuto. Manca, per esempio, un Piano turistico strategico a lunga scadenza, a dieci anni. Ci vorrà del tempo, ci vorrà anche la collaborazione dei privati, ma siamo già sulla buona strada”.Nel suo intervento il governatore ha illustrato anche le iniziative attivate per il rilancio dell’aeroporto di Trapani Birgi, assicurando che fin quando lo scalo non sarà in grado di “camminare con le proprie gambe”, la Regione sarà al suo fianco.
Ed è la provincia di Messina, con quasi 3,5 milioni di presenze, la principale destinazione turistica (con il 23,1% del totale regionale) grazie, probabilmente, alla vicinanza dell’arcipelago delle Isole Eolie. Seguono Palermo e Trapani che assorbono rispettivamente il 21,7 per cento e il 15,7 per cento del totale delle presenze rilevate sull’Isola. Nel corso del 2018, in termini di presenze, i maggiori incrementi percentuali si registrano a Ragusa (+13,2 per cento rispetto al 2017), a Enna, (+11 per cento) e a Palermo (+10,3 per cento). Positiva, nel 2018, anche la dinamica rilevata nel comprensorio etneo dove le presenze superano i 2 milioni di unità (+1,3 per cento sul 2017, pari al 14 per cento del totale regionale).
La Sicilia piace, soprattutto, ai francesi: sono loro, con il 20,5 per cento, a primeggiare tra le presenze straniere. Seguono Germania (15,3 per cento), Regno Unito (8,5 per cento) e Stati Uniti (6,6 per cento).
Ma la crescita complessiva del 5,7 per cento registrata nel corso del 2018 nelle presenze straniere è frutto anche del crescente interesse verso la Sicilia di clienti provenienti dal Sud Est asiatico (un esempio su tutti, la Cina con un +20,3 per cento nel 2018) piuttosto che dalla Croazia (+28 per cento) o dai paesi e territori dell’America centro settentrionale (quali ad esempio il Canada che ha fatto registrare, tra il 2017 e il 2018, un incremento percentuale delle presenza pari al 21,6 per cento).
Nella due giorni sono stati sviluppati numerosi tavoli tematici: dalla governance alle professioni turistiche, dall’enogastronomia ai beni culturali. Organizzatori e responsabili delle principali associazioni del turismo hanno avuto modo di confrontarsi con gli interlocutori istituzionali di riferimento. Nella giornata conclusiva si sono alternati, tra gli altri, gli interventi dell’assessore regionale al Turismo Sandro Pappalardo, del prorettore vicario dell’Università di Palermo Fabio Mazzola, del vescovo di Acireale Antonino Raspanti, del presidente dell’Unione nazionale Pro Loco Antonino La Spina, di Massimiliano Vavassori, del Centro studi Touring Club, di Nico Torrisi, presidente Federalberghi Sicilia, di Vittorio Messina, presidente Confesercenti, di Giuseppe Cassarà, presidente Federturismo Sicindustria, di Francesco Picarella, presidente Confcommercio, del professore Felice Giuffré dell’Università di Catania, di Giovanni Bastianelli, direttore esecutivo dell’Enit.