Due proposte del sindacato Nursind da inviare alla Direzione aziendale dell’Asp di Trapani, con tanto di studio economico di fattibilità, per consentire al presidio Nagar di Pantelleria di proseguire in totale sicurezza le attività sanitarie e al tempo stesso inviare personale di varie professionalità esclusivamente su base volontaria a incentivazione o con pagamento spese, come avviene attualmente con la dirigenza medica.
È quanto emerso dopo la visita di una delegazione del sindacato di Trapani formata dal segretario territoriale Salvo Calamia, da Francesco Frittitta segretario aziendale e da Giovanni La Grutta. Si tratta di una nuova tappa del viaggio in tutti i presidi della provincia che il sindacato sta compiendo per accertare le condizioni di lavoro degli infermieri.
Il Nursind ha mostrato la propria vicinanza e solidarietà ai cittadini di Pantelleria, tra le più belle isole della nostra terra, “e a tutti i lavoratori dell’ospedale, medici, infermieri, tecnici, Oss, ausiliari, che giorno dopo giorno con la loro abnegazione e professionalità lavorano per il bene e la salute dei cittadini dell’isola anche in condizioni difficili visti i disagi che sono purtroppo prevedibili per un isola”.
Calamia spiega che “abbiamo avuto modo di interloquire con alcuni dirigenti dell’ospedale che sono stati molto ospitali e cordiali nel raccontare, in un clima sereno, i loro disagi, dovuti soprattutto al fattore isolamento per le condizioni meteo ma anche al turnover del personale. Abbiamo raccolto le osservazioni dei lavoratori non residenti sull’isola, cioè coloro che per disposizioni aziendali dell’Asp di Trapani vengono trasferiti per vari motivi a Pantelleria. Tema delicato perché da un lato i cittadini di Pantelleria hanno il pieno diritto a ricevere in ospedale e nel territorio una assistenza sanitaria, dall’altro la volontà dei lavoratori non residenti di trasferirsi se non per motivi aziendali”. Da qui due proposte all’Asp per trovare una soluzione che possa soddisfare tutte le esigenze. “Il numero esatto è di 20 unità di personale di comparto che in termini economici non è una cifra improponibile. Secondo noi sarebbe una possibile soluzione da perseguire per entrambe le posizioni”.