ALCAMO. Negli ultimi tempi le perdite d’acqua della rete idrica di Alcamo sono aumentate in via esponenziale, in pratica la città sembra ridotta ad un colabrodo. Nei mesi scorsi la nostra redazione ha documentato decine di perdite d’acqua, tra segnalazioni dei nostri lettori e verifiche sul posto. A peggiorare la condizione, già abbastanza critica, arriva la denuncia del Consigliere Filippo Cracchiolo (PD) in cui chiede di conoscere i motivi di questo inaccettabile ritardo nell’espletazione della procedura del bando di gara che consentiva all’amministrazione di adottare una “manutenzione ordinaria della rete idrica e fognaria tramite accordo quadro” con un solo operatore economico. Gara che avrebbe consentito, nei mesi passati, di poter intervenire immediatamente sulle perdite d’acqua con un unico operatore.
Infatti, dai documenti prodotti dal Comune si denota che le cose sono andate abbondantemente per le lunghe. La determina per contrarre la procedura è stata avviata ad inizio novembre 2018, mentre con oltre due mesi di ritardo, solo il 26 febbraio 2019, viene dichiarata l’efficacia dell’aggiudicazione per un importo complessivo di oltre 430 mila euro (importo triennale). Inoltre, fino a qualche giorno addietro non risultava ancora firmato alcun contratto con l’azienda aggiudicatrice. Di norma basterebbe poco più di un mese per attivare il bando e far partire l’azienda aggiudicatrice, tempi che evidentemente per il Comune di Alcamo non sono possibili.
Ritardo che pesa maggiormente per la città di Alcamo, in quanto interessa uno dei temi vitali: l’acqua pubblica. Infatti, oltre allo spreco di un bene primario c’è anche l’aggravante di incidere sulle tasche dei cittadini. Basti considerare che il Comune di Alcamo acquista l’acqua dai fornitori a circa 0,69 centesimi più iva al metro cubo.
Nell’interpellanza il consigliere comunale chiede lumi all’amministrazione in merito all’elevato numero di “perdite d’acqua” che ormai costellano tutto il territorio comunale (Via john Kennedy, Via Palestro, angolo tra Viale E Aldo Moro) e l’ urgenza di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Inoltre, sempre nell’interpellanza, si chiede: di conoscere i motivi di questo inaccettabile ritardo nelle procedure di gara; di sapere se si è intervenuti con urgenza e in quali luoghi nelle more dell’aggiudicazione definitiva; di sapere se corrisponde al vero la notizia secondo cui sarebbe da mesi interrotta la fornitura da “Pozzo Rakali”, per il quale il Comune investe l’importante cifra di 200 mila euro annui.
Già recentemente, un episodio simile ha riguardato un altro settore critico di Alcamo: quello della spazzatura. Infatti, il CCR di Alcamo (centro comunale di raccolta) è stato fermo per un ennesimo ritardo amministrativo, in quanto giunto a scadenza di contratto, non sono state rinnovate per tempo alcune convenzioni. Ritardo che ha causato la chiusura del centro per diverse settimane e tanti disagi ai cittadini. Ad aggravare il tutto, proprio in questi giorni, si stanno verificando gli ennesimi disagi sul servizio di raccolta differenziata. Criticità che l’amministrazione ha il dovere di risolvere nel breve periodo, senza alibi, se non vuole vedere la città tornare indietro di vent’anni.