Anche in consiglio Comunale si è parlato dell’emergenza rifiuti organici, forse la soluzione, ma si parla di fine mese e in molti si chiedono: è definitiva? La risposta sembrerebbe negativa.
Il caos organico è solo un’altra faccia di una medaglia con tante sfaccettature, infatti l’emergenza rifiuti è già agli onori della cronaca da molto tempo, in un primo momento si è parlato di emergenza per l’indifferenziato, poi via via di altri rifiuti, l’ultimo l’organico. La richiesta dei cittadini, che hanno ben collaborato nonostante l’umido è il rifiuto che più emana brutto odore, è stata sempre la stessa: si faccia qualcosa, non importa di chi sia la colpa. In questo quadro ritorna al centro del dibattito la questione impianti, quelli che ci sono e quelli che devono nascere, che inoltre ultimamente sono entrati anche in fatti di cronaca. Per il Comune l’unico responsabile è Musumeci, ma la regione ribatte con il concetto che i Comuni e il livello provinciale devono fare passi verso una responsabilità locale. Un batti e ribatti, ma tutti si chiedono: la soluzione? La città vede cumuli di rifiuti agli angoli di alcuni quartieri.
A dare una risposta il Sindaco di Alcamo che in Consiglio Comunale, sollecitato anche da una comunicazione in merito della Consigliera Comunale UDC Anna Allegro, ha dato notizia che, in deroga alla raccolta differenziata, i cittadini potranno, temporaneamente, inserire l’umido nell’indifferenziato, questo per far fronte alla crisi avvenuta nel conferire l’organico nelle apposite piattaforme, nel caso specifico nel catanese.
Una situazione incresciosa che Surdi addebita alla Regione, che però vedrà il comune impegnato a cercare soluzioni per il futuro, anche se il Sindaco non vede diradarsi le nubi all’orizzonte. Sempre Surdi ha poi affrontato la questione del conferimento di Marsala presso una ditta alcamese e invece Alcamo è rimasta al palo, sulla questione Surdi ha detto che sa di questo dalle cronache e inoltre ha dato notizia che c’era stato un contatto formale con la ditta alcamese in questione, che in un primo momento aveva dato disponibilità, ma alla seconda comunicazione, cioé sul costo, questa non ha risposto.
Infine Surdi chiede spiegazioni alla Regione: “Com’è possibile che in questa Regione ci sono città, per esempio Palermo, che differenzia pochissimo, ma ha una discarica? che viene gestita da una società, o quello che è, che comunque dovrebbe essere una discarica pubblica, ma non lo è perché di “proprietà” del sindaco Orlando, che decide. Invece chi differenzia bene ha problemi?”. Su questo il sindaco ha affermato che chiederà spiegazioni.
Queste in estrema sintesi le dichiarazioni in Consiglio Comunale del Sindaco di Alcamo, Domenico Surdi.
Una situazione, quella delle difficoltà del settore rifiuti, incresciosa e che potrebbe avere conseguenze negative in vari aspetti che riguardano questo. Quindi da più parti auspicano un dialogo più serrato tra regione e comuni e che avvenga in tempi brevi.