Il tribunale del riesame di Palermo ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare disposta dal Gip a carico dell’ex sindaco di Castelvetrano Antonio Vaccarino, arrestato due settimane fa con l’accusa di favoreggiamento aggravato alla mafia. Non sono ancora note le motivazioni della decisione. Vaccarino è stato scarcerato. L’indagine che lo riguarda ha scoperto una rete di talpe tra ufficiali dell’arma che avrebbero passato informazioni su indagini relative al boss latitante Matteo Messina Denaro.
Ci perviene una nota dell’Avv. Baldassare Lauria sulla vicenda, che pubblichiamo:
“Il Tribunale della Libertà di Palermo ha accolto il ricorso presentato dagli avvocati Baldassare Lauria e Giovanna Angelo avverso L’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Palermo, dr Morosini, su richiesta della procura della repubblica di Palermo, emessa sul supposto reato di rivelazione di segreti di ufficio e favoreggiamento mafioso.
Vaccarino, ex agente del SISDE, aveva secondo L accusa rivelato notizie riservate sulle indagini per la cattura di Messina Denaro Matteo, apprese da un colonnello della DIA di Caltanissetta, anch’Egli arrestato.
Il Tribunale della Libertà ha ritenuto fondate le argomentazioni dei difensori di Vaccarino che hanno eccepito la nullità dei decreti autorizzativi delle intercettazioni ambientali e L inconsistenza del Quadro indiziario a carico dello stesso Vaccarino.
Soddisfatto l’avv Baldassare Lauria: “aspettiamo le motivazioni, ma è innegabile che l’inchiesta abbia subito un’importante battuta d’arresto”.
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