TRAPANI – La commissione Sanità del consiglio provinciale ha ormai intrapreso una lunga lotta con i vertici della sanità trapanese, con l’Assessore Massimo Russo e con i parlamentari nazionali e regionali della città. La situazione provinciale è drammatica: basti pensare che a livello nazionale si hanno 4,5 posti letto ogni mille abitanti, mentre nella provincia di Trapani abbiamo soltanto una disponibilità di 1,7 posti letto. Lo scorso venerdì, i componenti della commissione hanno così deciso di farsi sentire, anche attraverso la stampa, per denunciare l’attuale condizione fallimentare e proporre delle nuove alternative di riordino della rete ospedaliera. Si punta quindi alla modifica del decreto che dovrebbe portare alla riduzione a soli due ospedali, ottenuti dall’unione dei quattro esistenti: Alcamo-Salemi e Castelvetrano-Marsala. In più si vorrebbe dare maggior rilievo e qualificazione agli ospedali di Trapani e Marsala.
Tale proprosta ha una sua logica nell’ottica provinciale, ma sicuramente le condizioni di ogni singolo comune sono poi tutte da discutere, considerando che la chiusura di alcune strutture non garantirebbe la possibilità di un immediato ricovero qualora necessario.
Come il caso dell’Ospedale “San Vito e Santo Spirito” di Alcamo, da tempo in procinto di chiusura e soggetto poi a continui ripescaggi, spesso assoggettato a tagli e smantellamenti di reparti. Tutto ciò ha dell’incredibile considerando che il bacino d’utenza del nosocomio è di ben 90mila persone. La presenza di una struttura funzionante che possa essere davvero un punto di riferimento per la salute di tutti gli abitanti del Golfo di Castellammare diventa quindi un elemento fondamentale per il benessere dei cittadini. Pertanto l’unione con l’ospedale di Salemi farebbe incrementare il numero delle utenze a cui l’ospedale dovrebbe rispondere riducendo il numero dei posti letto complessivi.
La questione quindi è molto complessa, ma una soluzione che sia davvero a favore dei cittadini e non solo uno strumento di interesse politico, dovrebbe essere attuata nel più breve tempo possibile per evitare un aggravarsi della situazione.