Ma Lampedusa merita una riflessione
Quando Salvini ha parlato dei risultati entusiasmanti (si parla del 45% dei voti circa) ottenuti a Lampedusa, porta d’Europa, mi sono subito incuriosito e sono andato a controllare i risultati elettorali e effettivamente i numeri davano ragione al ministro Salvini. Nulla da dire quindi, tutto vero.
Ma com’è stato possibile che nell’isola dell’accoglienza dove in tante trasmissioni, e interviste su quotidiani, i lampedusani si sono sempre mostrati aperti e disponibili ad accogliere questi uomini e donne che hanno attraversato l’inferno pur di scappare via dalla fame e dalle guerre, adesso hanno cambiato rotta votando la Lega in massa? Tutto è possibile (mi sono detto) questa è la democrazia.
A pensarci bene però, in passato, Lampedusa ha fatto eleggere anche un Senatore leghista quindi è possibile che Salvini abbia riconquistato la fiducia dei lampedusani. Questo è quello che ho pensato. Ma il voto di Lampedusa, merita un’analisi più approfondita e i numeri bisogna saperli leggere e analizzare. E allora diamo uno sguardo a questi numeri.
Da una lettura più attenta mi sono accorto che si erano recati al voto solo il 26% degli aventi diritto al voto e su questa percentuale, la Lega aveva ottenuto il 45,85% dei consensi. Questo vuol dire che su 5.274 votanti, si erano recati al voto circa 1.404 lampedusani. Insomma, l’astensionismo ha toccato il 74% e che i voti per la Lega sono stati circa 600 che, in termini percentuali arrivavano al 45,85%. Chiaro no?
A questo punto, se fossi stato al posto del ministro Salvini, più che esultare sul risultato ottenuto, mi sarei chiesto: perché questo fallimento politico, della destra e della sinistra, che hanno portato i lampedusani ad abbandonare lo strumento più alto della democrazia come il diritto dovere al voto?
In conclusione, si può parlare veramente di vittoria leghista? La risposta è sì, se parliamo di calcoli puramente matematici. Anche perché la matematica non è un’opinione.
Peccato che la politica e i politici, a Lampedusa, hanno perso in termini percentuali il 76% dell’astensionismo. Ma hanno perso una cosa ancora più importante per la vita democratica di una Nazione. Hanno perso i cittadini e quello che nella Grecia antica veniva chiamata la Polis ovvero: l’attiva partecipazione dei cittadini liberi alla vita Politica.
E allora? Godetevi la Vostra “vittoria”!