TRAPANI- La Procura di Trapani indaga per truffa, calunnia, diffamazione, minacce ed appropriazione indebita. Sarebbero coinvolte 11 persone tra cui Don Treppiedi, i genitori, Vincenzo e Caterina Barbara, e il fratello Salvatore; Aldo Mirabile e la moglie Antonella Aprile; Luigi De Blasi, amministratore parrocchiale; Antonina Cammisa, Dario De Blasi, Giuseppe Cottone e Filomena Cavarretta. Dalle indagini sono invece esclusi il vescovo Monsignor Francesco Miccichè e Don Saverio Renda, che risultano invece parte lesa. L’accusa per Treppiedi sarebbe la vendita di alcuni immobili tra Alcamo e Calatafimi, i cui ricavi sarebbero finiti “fuori” dalle casse della Diocesi. Per i coniugi Mirabile-Aprile l’accusa invece è lo stalking e la diffamazione, che avrebbero messo in atto nei confronti di Don Saverio Renda e, in parte, anche del vescovo. Accuse simili per gli altri indagati, tutti molto vicini a Don Treppiedi. In particolare, per Giuseppe Cottone e Don Treppiedi vi è l’accusa di aver occultato una valigetta con atti provenienti da un furto ai danni del vescovo e della fondazione Auxilium. Perquisizioni, accuse, diffamazioni… la diocesi trapanese si è trasformata proprio nel contesto perfetto per un giallo dove soldi, potere e mistero sembrano essere diventati il mix perfetto che turba la comunità cattolica locale.